“Alla mia mamma dico pertanto di stare tranquilla perché io vado in buone mani”. Un pensiero intimo e molto bello quello di Mons. Giovanni Massaro per chiudere il suo discorso ieri pomeriggio all’interno di una Piazza Vittorio Emanuele II ad Andria emozionata ed entusiasta per l’ordinazione episcopale del neo Vescovo di Avezzano. Il 3 ottobre ci sarà l’ingresso nella nuova Diocesi ma la lunga e coinvolgente celebrazione di ieri ha dato ufficialmente il via al nuovo mandato pastorale del presbitero andriese. Una diocesi in festa che potrà contare ora su due Vescovi in carica nominati dal Pontefice ed un Arcivescovo Emerito. Il 15esimo Pastore nato in Diocesi nell’era moderna a testimonianza di una Chiesa molto viva e laboriosa. Don Gianni Massaro, 55enne andriese, ha vissuto interamente la sua vita, come ha raccontato lui stesso durante il saluto finale, seguendo la vocazione. Giovanissimo Vicario della Diocesi di Andria fortemente voluto dall’allora Vescovo Mons. Raffaele Calabro che lo aveva ordinato Sacerdote nel 1992, ha ricoperto moltissimi incarichi tra cui padre spirituale di numerose realtà associative del territorio oltre che di docenza tra Seminario e Liceo Scientifico “R. Nuzzi”. Poco più di sei mesi fa la nomina a Parrocco della Chiesa di “Madonna delle Grazie” ad Andria, prima che il 16 luglio scorso, giorno della celebrazione della “Madonna del Carmine”, ci fosse la chiamata da Roma dove Papa Francesco gli avrebbe poi consegnato la nomina di Vescovo Eletto di Avezzano.

Ieri a fare gli onori di casa il Vescovo Mons. Luigi Mansi che sul grande altare allestito in Piazza Catuma con circa 1500 tra autorità, prelati e fedeli, tutti nel massimo rispetto delle normative anticovid-19, ha conferito assieme al Vescovo Emerito di Avezzano Mons. Pietro Santoro ed al Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano Mons. Luigi Renna, il nuovo incarico all’ormai ex Vicario della Diocesi. Il rosso a predominare nei colori anche per la scelta della giornata e cioè quella di San Matteo, Apostolo nonché testimone della vita di Gesù attraverso uno dei Vangeli. Ed è ritornato moltissime volte l’esempio della vita di San Matteo durante la celebrazione e l’omelia di Mons. Luigi Mansi che ha voluto mettere in evidenza come la chiamata di Matteo è stato uno dei tantissimi disegni misteriosi voluti da Dio proprio come quella di Don Gianni. Poi l’esortazione a seguire le strade nuove quelle sconosciute della Marsica per alzarsi dalle consolidate abitudini, dalla propria città e dalla sua Chiesa, per accogliere volentieri un nuovo progetto di vita.

Poi il rito dalle grandi emozioni e dall’antico fascino: la presentazione e gli impegni dell’eletto, il canto delle litanie dei Santi, l’imposizione delle mani da parte dei celebranti, l’imposizione del Vangelo ed ancora l’unzione crismale, la consegna del libro dei Vangeli, la consegna dell’Anello, della Mitra e del Pastorale sino all’insediamento ed all’abbraccio di pace finale tra gli applausi dei fedeli. Folta rappresentanza anche dalla Diocesi di Avezzano con circa un centinaio tra autorità, sacerdoti e fedeli. Tutte presenti anche le autorità civili, militari e religiose della Diocesi e non solo. Presente anche Mons. Petrocchi Arcivescovo de L’Aquila ed a capo della Conferenza Episcopale d’Abruzzo e Molise. La benedizione finale del neo Vescovo tra lacrime e gioia. E’ stato lui stesso a ricordare nel saluto finale l’affidamento alla Madonna, compagna di viaggio in tutta la sua vita con pensieri rivolti calorosamente alla propria famiglia, al clero locale, alle autorità ed agli organizzatori della complessa serata sino ad arrivare al popolo della Marsica che dovrà guidare come Pastore. “Io vi chiedo di accogliermi con semplicità, così come sono, con fede e con cuore. La Marsica è abitata da un popolo buono ed accogliente che vuole bene al proprio Vescovo”.