L’inno d’Italia cantato in attesa della partenza. I primi applausi convinti per un figlio di questa terra che nella fatica estrema di uno sport come la marcia può rappresentare con orgoglio l’Italia. I primi sorrisi con la certezza che comunque andrà sarà stato un successo. È la storia di Francesco Fortunato e di una città come Andria che si è stretta attorno al suo giovane campione in una mattina speciale e non come le altre

A partire dal Primo Cittadino, assieme a parenti ed amici è stata tutta la città a tifare per Francesco. Primi metri e primi applausi. Poi il terzo posto dopo quattro chilometri e i sorrisi con un’ovazione emozionante. A sei chilometri resta aggrappato al gruppetto di inseguitori di Wang assieme all’altro italiano Stano. Le urla, vai Francesco, per cercare anche a undicimila chilometri di distanza di spingerlo verso quel gruppetto di testa. E lui resta lì. Al settimo chilometri tredici secondi di distacco e 14esimo posto. Ad ogni chilometro un nuovo strappo sotto un caldo ed una umidità difficile da sopportare. Il chiostro di San Francesco piano piano si riempie. Tanti bambini, tante bandiere dell’Italia. Mezz’ora di gara e gruppo sempre più sfaldato. Pettorale 116, niente berretto e marcia pulita. A nove chilometri nuovo strappo di dell’atleta cinese, fioccano le ammonizioni e le prime squalifiche. Francesco si stacca leggermente ma resta tra i primi quindici e poco più di 20 secondi e partono nuovamente gli applausi. Un lungo serpentone e la fatica sempre più evidente nei volti di tutti gli atleti in gara. Francesco sceglie il suo ritmo perde qualcosa ma recupera su coloro i quali hanno spinto troppo. Un vai Francesco anche dai telecronisti. Al dodicesimo chilometro solo 27 i secondi di ritardo dalla testa e undicesimo posto. Il suo compagno di squadra e conterraneo Massimo Stano vola in vetta. Ma a 30 secondi resta lì Francesco tra gli applausi del Chiostro che si ripetono. Paga il ritmo alto dei primi chilometri ma resta aggrappato ai primi quindici posti. 16 chilometri ancora Stano in vetta e Francesco contiene il ritardo a meno di un minuto in tredicesima piazza. E gli applausi sono tutti anche per Massimo Stano che guida la gara a meno di tre chilometri dal termine davanti ad una coppia di giapponesi. Un chilometro dal termine. Tifo da stadio. Quindicesimo Francesco, ma Stano stacca tutti e accelera. È il primo a tagliare il traguardo. È quindicesimo Francesco accolto dagli applausi e dai cori del Chiostro. Poco più di un’ora e 21 in una giornata storica per la marcia italiana. L’abbraccio con Stano. Un sogno che si materializza con tutta la gioia della citta.