Da lunedì 2 agosto la storica Gazzetta del Mezzogiorno non sarà in edicola poiché saranno sospese le pubblicazioni. Una notizia che è quasi un fulmine a ciel sereno arrivata, tuttavia, come una naturale conseguenza di una situazione che si trascina in attesa di decisioni concrete da parte di curatela e tribunale. Nonostante due ipotetici compratori che testimoniano un rinnovato appeal dello storico quotidiano di Puglia e Basilicata, al momento vi sarà lo stop a causa della naturale scadenza del contratto di fitto aziendale previsto per il 31 luglio. A pagare questa situazione paradossale saranno senza dubbio i lettori che perdono un presidio di informazione sul territorio ma soprattutto, come spesso accade, i lavoratori. Circa 150 dipendenti tra giornalisti, poligrafici e amministrativi tutti nuovamente alla Edisud, azienda ormai in procedura di fallimento, e quindi automaticamente in cassa integrazione a 0 ore.

La speranza di curatela fallimentare e Tribunale è sempre stata quella di poter prorogare il fitto del ramo di azienda con la Ledi srl di proprietà dei Ladisa che da dicembre scorso ha permesso una continuità editoriale ed una prima riorganizzazione per rendere ancor più sostenibile il progetto de La Gazzetta del Mezzogiorno. Proroga non accettata dagli imprenditori baresi che hanno chiesto, invece, una decisione definitiva sulla vicenda. Decisione che non c’è stata assieme alla mancanza di un vero e proprio piano B che lascerà lontano dalle edicole il giornale cartaceo per un tempo, al momento, non quantificabile. Sul piatto dei curatori e del tribunale ci sono due proposte giunte “nel concordato in fallimento”. Una è quella dei Ladisa mentre la seconda è quella di Ecologica srl con a capo due imprenditori come Miccolis per il ramo trasporti ed Albanese per il ramo rifiuti. Due ipotetici compratori che però non potranno assicurare continuità in questo periodo visto che manca la decisione da parte dei giudici a chi affidare la prosecuzione dell’attività. Ora si cercherà di accelerare al massimo con la scelta che dovrà, si spera, ricadere su di una procedura provvisoria che permetta al giornale di tornare in breve nelle edicole. In alternativa bisognerà attendere una decisione complessiva con una procedura che porterebbe via molto più tempo.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Federazione nazionale della Stampa Italiana con le Associazioni regionali di Stampa di Puglia e di Basilicata che ha parlato di scelta incomprensibile, seppur legittima, da parte della Ledi srl. La FNSI rimarca come uno degli aspetti non ponderati probabilmente da parte di tutti gli attori in campo, è «la specificità e la funzione dell’impresa editoriale oltre che il valore del bene informazione per la collettività e l’opinione pubblica. La storia della Gazzetta del Mezzogiorno – concludono – merita ben altra considerazione».