«La nota dell’Associazione Fotografi Andria ci ha lasciato sinceramente interdetti» replicano così in una nota congiunta la Sindaca Bruno, l’Assessore Colasuonno e il Comandante della Polizia Municipale Zingaro a un comunicato dei fotografi andriesi apparso sulla stampa nella giornata di ieri. «È la prima volta che veniamo accusati per aver fatto il nostro lavoro, ed evidentemente, per averlo fatto bene. I fotografi dicono di aver ricevuto dei controlli da parte della Polizia Municipale e sinceramente non capiamo dove sia la colpa».

«È infatti nelle normali funzioni di Polizia Amministrativa della Polizia Locale controllare le attività economiche della città, tra le quali sono da annoverare anche i fotografi. Normalmente la Polizia Locale effettua, a mezzo della Nucleo della Polizia Annonaria, questo tipo di controlli che in questo frangente hanno riguardato anche quelle attività. Ovviamente non sono né la prima né l’unica categoria ad essere stata accertati, eppure sono la prima ad essersi lamentata per questo».

«Siamo ben consci – come dicono loro nella loro nota – del fatto che la gran parte dei fotografi abbiano assunto un atteggiamento rispettoso e collaborativo nei confronti della cittadinanza, ma appunto per questo non capiamo cosa ci sia di strano nel dimostrare alle forze dell’ordine questo atteggiamento. Le forze dell’ordine lavorano proprio con lo scopo d’individuare i pochissimi professionisti di quella categoria che invece trasgrediscono le regole, danneggiando l’immagine dell’intero comparto».

«Sperando di aver chiarito l’eventuale disguido, cogliamo l’occasione per ringraziare i tanti professionisti che dall’inizio della pandemia hanno tenuto un comportamento impeccabile. Presto, se tutto va come dicono, ne saremo fuori, e la stanchezza di controllori e controllati sarà solo un brutto ricorso. Finalmente riavremo la nostra agognata normalità».