Il Tar Puglia mette fine, al momento, alla querelle creatasi sulla chiusura delle scuole a favore della didattica a distanza tra Emiliano e l’asse Codacons-genitori salentini. Lo scorso 28 ottobre la Regione Puglia aveva emanato l’ordinanza regionale 407 con la quale venivano chiuse tutte le scuole superato successivamente da un’altra ordinanza, la 413, che aveva riaperto scuole elementari e medie, permettendo agli studenti e alle famiglie di scegliere se continuare con le lezioni in presenza o con la didattica a distanza. La prima ordinanza regionale è stata sostanzialmente superata dalla seconda, che non è stata formalmente impugnata: è questo il motivo per cui il Tar Puglia ha respinto il ricorso. I giudici hanno anche rilevato come la nuova ordinanza abbia avuto i suoi presupposti anche sul nuovo DPCM del 3 novembre del Governo oltre che sulla base della valutazione di una situazione epidemiologica che in Puglia è successiva a quella “fotografata” nella precedente ordinanza.

Molto soddisfatto dell’ordinanza cautelare del Tar si è detto il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha parlato di «legittimazione della didattica integrata digitale anche nelle scuole del ciclo primario». Lo stesso Emiliano ha voluto anche precisare che «il Tar non ha affatto intaccato la legittimità della precedente ordinanza (la 407) avendone rilevato esclusivamente la sopravvenuta inefficacia perché emanata prima dell’ultimo dpcm».

Il dpcm, dunque, può essere derogato dai Presidenti di regione con provvedimenti più restrittivi secondo i giudici pugliesi: «Lo spirito di collaborazione col Ministero della pubblica istruzione e la stretta osservanza del diritto – conclude Emiliano – ci ha portato ad una buona soluzione che nel dialogo tra le parti potrà essere ulteriormente migliorata».