«Andria senza San Riccardo, Ambulanti beffati. Domande di partecipazione presentate per tempo, marche da bollo ed altri oneri che vanno farsi benedire, è il caso di dire. Non va giù a CasAmbulanti la scelta del Commissario Straordinario di sopprimere la Festa Patronale di San Riccardo. Una festa commerciale attesa dalle centinaia di ambulanti che hanno diritto ad occupare un posteggio, dagli specialisti dell’arte gastronomica andriese, esperti nella produzione di dolciumi e torroni, da tutti coloro che vivono addirittura esclusivamente di Feste e Fiere». Interviene così in una nota CasAmbulanti.

Il Coordinatore nazionale, l’andriese Savino Montaruli, ha dichiarato: «un’Assurdità. Sembra che il Covid sparisca quando si tratti di assistere a manifestazioni private ed a comizi elettorali, per tutto ciò che è accaduto al di la dei perimetri circoscritti, ma odi gli Ambulanti e non digerisca il torrone. Una vera vigliaccata da parte di un Virus che è diventato selettivo, aristocratico e persino bastardo e razzista. Tornando alle cose serie ritengo che il Commissario Straordinario abbia sbagliato a non prendere neppure in considerazione l’ipotesi di svolgimento della Festa Patronale commerciale in prevenzione e sicurezza. Un grande errore che costa caro non solo agli Ambulanti privati dei loro diritti ed umiliati ma anche alle casse comunali che, tra Ambulanti e Luna Park, quest’anno rinuncia ad incassare oltre centomila euro. Una vera beffa nella città del dissesto finanziario e un buco degno di attenzione da parte della Corte dei Conti. Inoltre il comune di Andria e tutti gli altri non hanno neppure approfittato dei fondi stanziati recentemente proprio per lo svolgimento delle Feste Patronali da parte della Regione Puglia. Un accanimento contro la Categoria più debole che non gode di protezioni? Io credo molto ma molto peggio», ha concluso Montaruli.