«Il settore primario, con in testa il comparto agricolo è tra i settori trainanti dell’intero tessuto economico-produttivo della regione Puglia. In questi ultimi anni, però, l’agricoltura pugliese è sprofondata in una sufficienza istituzionale senza precedenti, maltrattata e abbandonata dal governo regionale, messa poi drammaticamente in ginocchio dall’emergenza Covid-19». E’ quanto commenta in una nota Savino Zagaria, responsabile politiche agricole Forza Italia Giovani Andria, dopo la sentenza del Tar Puglia sulla gestione fondi PSR.

«Sempre più al centro del dibattito quotidiano – continua Zagaria – oltre ai danni causati negli ultimi anni dalla Xylella fastidiosa e dalla gelata del 2018, è la situazione critica che attanaglia il settore della ristorazione e il turismo enogastronomico, assieme all’ennesima sciagurata perdita di raccolti subita dai coltivatori di ciliegie e mandorle nello scorso Marzo, a causa delle improvvise intemperie abbattutesi sul territorio. A ciò si aggiungono i mancati, o miseri, sostegni economici del Governo centrale.

Nella mattinata di mercoledì 13 maggio scorso, poi, ecco giungere l’ennesima nefasta notizia per le aziende agricole della nostra regione: la sentenza del Tar che, di fatto, annulla quasi 3/4 delle domande alla sottomisura del PSR 4.1.A che prevede sostegno per investimenti materiali e immateriali finalizzati a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole regionali. Il tutto, a causa di innumerevoli errori nei calcoli nei parametri che consentono di inoltrare le varie domande.

Con la sentenza odierna, dunque, vengono bloccati quasi 500 milioni degli 1,6 miliardi di euro destinati al supporto dell’agricoltura, con ulteriori problematiche legate ad aspetti burocratici, che lasciano, quindi, gli imprenditori con l’acqua alla gola.

Tra i tanti errori della giunta Emiliano c’è senza dubbio l’inserimento, da parte dell’ex assessore regionale all’agricoltura di Gioia, dell’indice di performance, modus operandi perorato anche dal Presidente Emiliano dopo le dimissioni dello stesso Di Gioia avvenute nella scorsa estate, nonostante le sollecitazioni e richiami del Tar. Da parte della Regione, inoltre, persiste un silenzio gravissimo e inaccettabile, con la mancata convocazione di tavoli di dibattito (tra cui quello del partenariato socio economico) che diventa ora assolutamente improcrastinabile. Un’ennesima beffa per l’economia della nostra regione -conclude il giovane forzista- un’ennesima giornata nera per migliaia di lavoratori, famiglie e imprese pugliesi, già martoriate da anni di politiche scellerate, inconsapevoli e confusionarie».