Laurearsi ai tempi del coronavirus non è un evento come tutti gli altri. All’inizio del percorso accademico immagini quel giorno come una chimera: tu, prossimo dottore, seduto davanti ad una commissione di professori e con alle spalle decine di persone, tra parenti e amici, pronte a fare baldoria in attesa in quel fatidico momento, il momento della proclamazione. Non è il caso di Andrea Di Teo, andriese di 27 anni, neo laureato in Biologia Cellulare e Molecolare, al termine del suo percorso magistrale.

Per Andrea è toccato il genere li Laurea che ricorderà per tutta la vita, ovvero quella che lo ha visto seduto davanti ad un computer, a casa sua, in collegamento tramite la piattaforma Microsoft Teams con la commissione. Il 27enne andriese ha ottenuto il massimo della valutazione: 110/110 e Lode. Al termine della seduta ha condiviso sui social la sua gioia, senza portarsi dietro il peso di non poterla vivere materialmente con i propri amici. Perché una Laurea resta una Laurea, il raggiungimento di un sogno, l’inizio di un qualcosa di più grande. Per i festeggiamenti ci sarà il tempo.

Ecco le parole di Andrea: «Migliaia di km percorsi, migliaia di pagine studiate, migliaia di ansie e preoccupazioni, migliaia e migliaia di sacrifici, e oggi si dissolve tutto così in un oceano di lacrime di gioia. Mai e poi mai avrei immaginato di laurearmi tra le quattro mura domestiche, collegato da remoto e stando seduto al tavolo del soggiorno che non ha mai conosciuto un libro, un sacrificio, una goccia di sudore, ma questo poco importa. Se ci penso, se tutto fosse stato regolare, mi sarei laureato il 24 marzo, alle porte della bella stagione, in una giornata insolitamente gelida e nevosa, invece tutto è slittato di due settimane dove ad attendermi c’era sole, temperatura gradevole e cinguettio degli uccelli. Insomma una giornata degna di un grande evento. Oggi non sono qui a manifestare il mio amore per la biologia, mi basta dire semplicemente grazie a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo importantissimo traguardo».

Andrea Di Teo, così come altri ragazzi che si laureano in questo periodo, un giorno potrà raccontare quel capitolo della sua vita che lo ha visto realizzare il suo sogno in un tiepido giorno di quarantena nazionale. In un modo insolito, inaspettato, ma comunque indimenticabile. «Nonostante il clima surreale per via dell’emergenza sanitaria – racconta Andrea – oggi è un giorno speciale e non posso che essere orgoglioso di me stesso per aver realizzato un sogno: diventare biologo cellulare e molecolare con il massimo dei voti e conferimento della lode».

Tanti auguri al neo dottore, congratulazione Andrea!