«Banca di Andria è stata, fin dagli esordi nel duemilasette, una comunità di persone che condividevano un idem sentire, un percorso ideale, prima ancora che imprenditoriale. Quella stessa comunità piange oggi, con struggente dolore, la prematura scomparsa di un fratello di ventura come Vincenzo Sinisi». Così Paolo Porziotta – Presidente di Banca di Andria – ha inteso esprimere a mente fredda il senso di profonda costernazione e di indicibile vuoto causato dalla morte di Vincenzo, letteralmente strappato via dal maledetto virus.

«Il mio personale cordoglio – prosegue Porziotta – è pertanto il cordoglio, profondo e sincero, dell’intero Consiglio di Amministrazione, del collegio sindacale e dei probiviri, della direzione generale, di tutto il personale e della numerosa platea dei soci dell’Istituto. In definitiva della grande e coesa famiglia del Credito Cooperativo Andriese. Tutti stretti nel ricordo indelebile dell’uomo, prima ancora che del valente professionista. Dinamico, brillante, instancabile, vulcanico, goliardico, ma nel contempo modesto, umile, generoso, altruista. Capace di suscitare un’immediata empatia nei rapporti interpersonali ad ogni livello e di sdrammatizzare con una semplice battuta anche le discussioni più tese e delicate. Ma al tempo stesso sempre in grado di rimanere nel suo ruolo senza invasioni di campo, giacché perfettamente consapevole dell’importanza vitale del gioco di squadra rispetto a sterili protagonismi individuali.

Prima come socio, poi come sindaco supplente ed infine come sindaco effettivo di Bda – conclude Porziotta – Vincenzo Sinisi è stato per tutti noi un costante punto di riferimento, giacché uomo del fare, di azione e non solo di pensiero. Ecco perché da oggi avvertiremo ancor più forte la sua mancanza: ci mancherà la sua intelligenza vivida, la sua gentilezza un po’ ruvida ma sincera, la sua generosità innata, la sua straordinaria umanità. Ma più di ogni altra cosa ci mancherà quel suo adorabile e contagioso sorriso. Ciao Vincenzo, sai bene che non ti dimenticheremo. Perché ognuno di noi, ne sono sicuro, serberà nel suo cuore almeno un personalissimo ricordo del tuo troppo breve passaggio terreno. Alla tua meravigliosa famiglia giunga la solidale e profonda vicinanza mia personale e di tutto l’lstituto».