«A seguito della possibile mancata copertura economica da parte del Comune di Andria a
partire dal 01.07.2020 dei servizi di trasporto urbano aggiuntivi finanziati direttamente
dall’ente stesso, la A.S.A. Scarl, a cui è affidato il servizio, ha comunicato la procedura di
licenziamento collettivo per 16 lavoratori su un totale di 25 in organico. In pratica non verrà assicurato alla cittadinanza la metà del servizio di trasporto pubblico urbano attualmente esistente con sensibili ripercussioni sull’intera comunità di carattere ambientale, sociale ed economico». Intervengono così, in una nota, Ruggero Dinoia (FILT CGIL FG-BAT) e Biagio D’Alberto (CGIL BAT).

«Le inefficienze che hanno portato ad una situazione di pre dissesto economico comunale si
riversano negativamente su 16 lavoratori ed altrettante famiglie nonostante tale situazione
fosse stata evidenziate più volte anche in sede istituzionale. Siamo nettamente contrari a questi licenziamenti dichiarando l’immediato stato di agitazione dei lavoratori dell’A.S.A. Scarl.

Chiediamo con forza l’attivazione, presso la task force regionale, di un tavolo congiunto
con Regione Puglia, Provincia BAT e Commissario Prefettizio di Andria al fine di assicurare
una continuità al servizio attuale nel periodo di transizione in attesa dei nuovi affidamenti
attraverso gara che prevedono la clausola sociale per gli addetti del settore. Non possiamo privare la città di Andria del necessario servizio pubblico di trasporto urbano e lasciare al proprio destino sedici famiglie».