“Finalmente è stata scoperta la causa del dissesto finanziario del Comune di Andria: i venditori ambulanti”. Inizia con una nota piuttosto ironica su di un problema molto serio, il gruppo Partecipa a firma di Mirko Malcangi. Alla base dell’intervento c’è il reinserimento dopo diciotto anni della Tosap per gli ambulanti del mercato settimanale del lunedì.

“Nel 2002 i venditori ambulanti sono esentati dal pagamento della Tassa di occupazione spazio pubblico come scelta di sostegno ad una categoria in fortissima difficoltà – spiegano da Partecipa – Si tratta di una facilitazione di valore non superiore a 15-20.000 euro annui, compensata da altre aliquote. Dopo 18 anni il commissario prefettizio scopre che questa esenzione ha provocato una “grave e immotivata riduzione di gettito al comune”. È un’affermazione che dimostra una profonda mancanza di conoscenza tecnica e istituzionale. La facilitazione ad una categoria in difficoltà è stata sempre compensata nei bilanci da altre entrate tributarie dello stesso genere, tanto è vero che per oltre 15 anni i Bilanci hanno confermato le stesse tariffe a carico degli ambulanti. Quindi nessuna immotivata riduzione di gettito c’è stata”.

“Quanto alla parola grave ricordiamo che il dissesto del comune di Andria ammonta ad almeno 89 milioni di deficit, rispetto ai quali 20.000 sono una inezia, e non sono causa di deficit. In questi giorni migliaia di avvisi di pagamento tributari sono stati recapitati dopo la data di decadenza, quindi sono nulli. Forse invece che rispolverare scelte, fondate, di 18 anni fa avrebbero dovuto fare il loro mestiere oggi, il cui ritardo ha provocato certo danni gravi ed ingenti al Comune. Ancora. Un servizio rifiuti che costa 17 Milioni l’anno ha certo dentro molti problemi di legalità: non risulta che sia emerso qualcosa dalla gestione commissariale, che dovrebbe invece rappresentare una garanzia di imparzialità e legalità. Questa voglia di fare la voce grossa per fesserie contro le categorie deboli è inutile e dannosa, A parte le considerazioni formali su atti di 18 anni fa, la verità è che non dicono cosa vogliono fare oggi: addossare ai venditori ambulanti una tassa insostenibile e spingerli fuori dall’attività economica? Questa sì che sarebbe una grave e immotivata riduzione di lavoro e anche di gettito al Comune”.

“Ricordiamo al Commissario – conclude Malcangi per Partecipa – che il suo compito non è solo quello di compilare moduli e delibere, ma ha il dovere di governare una comunità grande e ferita come quella di Andria, con tutti i poteri che assume. Li usi allora per verificare e decidere, e non per trovare alibi per la paralisi finanziaria ed operativa del Comune. Così come gli chiediamo un urgente incontro con la categoria per evitare un errore drammatico per le sorti del lavoro e di tanti cittadini”.