E’ l’appello di Mamadou, protagonista di una delle storie contenute nei quaderni che raccontano e testimoniano il progetto “Senza Sbarre”, a far comprendere in modo chiaro ed inequivocabile quanto sia essenziale la necessità di dare una seconda opportunità concreta a chi ha sbagliato. Non abbandonare i fratelli che hanno peccato, è un po’ questo il senso di un progetto di cui abbiamo parlato più volte ma che prosegue senza sosta il suo impegno ad Andria. Un progetto partito dalla lungimiranza di Don Riccardo Agresti e Don Vincenzo Giannelli e ben presto divenuto un progetto sposato appieno anche dalla Diocesi.

Un evento ad Andria ha ricordato i risultati raggiunti da “Senza Sbarre”. In particolare si è scelto di affidare alla pubblicazione di una collana di quaderni le emozioni e le storie vere di vita vissuta e di riscatto, storie proprio come quella di Mamadou. La storia di Mamadou è contenuta nel secondo quaderno realizzato dal titolo il “Profumo della dignità” scritto da Angela Covelli e che fa seguito al primo redatto da Giannicola Sinisi, Sostituto procuratore presso la Corte d’Appello di Bari, dal titolo “Senza Sbarre”.

Una serata ricca di contenuti e che ha permesso di fare nuovamente un punto sullo sviluppo delle attività all’interno della Masseria “San Vittore” ad Andria dove si sta compiendo un gran lavoro per la realizzazione e produzione di prodotti della terra e lavorati ma non solo.

Il servizio di News24.City.