La Puglia non si ferma è lo slogan scelto per questa breve ma intensa campagna elettorale. Di certo non si ferma lui, Michele Emiliano, in viaggio dal nord al sud della Puglia per lanciare lo sprint finale in vista delle elezioni primarie che domenica 12 gennaio stabiliranno chi sarà il prossimo candidato alla presidenza della regione Puglia per il centrosinistra. Una competizione che lo vede opposto al consigliere regionale Fabiano Amati, all’ex europarlamentare Elena Gentile e al sociologo Leonardo Palmisano. Emiliano fa tappa nella provincia Bat, prima alla sede del PD di Barletta, poi all’albergo dei Pini di Andria, per incontrare i suoi sostenitori e ribadire l’importanza del voto di domenica.

La Puglia non deve fermarsi anche per il consigliere regionale Sabino Zinni. Pur tra difficoltà innegabili, spiega, la regione ha compiuto passi da gigante sotto la gestione Emiliano. Punti deboli che non nasconde neanche Emiliano durante la nostra trasmissione Spazio Città. Su tutti, i ritardi nell’erogazione dei fondi europei per il Piano di Sviluppo Rurale.

Altro tasto dolente le liste di attesa. Un problema, spiega Emiliano, determinato dal blocco delle assunzioni deciso da Fitto nel 2001. Emiliano ribadisce i risultati positivi raggiunti per il territorio della BAT soprattutto in materia di riorganizzazione sanitaria.

Le ultime considerazioni Emiliano le dedica ai suoi avversari. Il centrodestra, dice, è stato incapace di rinnovare la sua classe dirigente ed oggi come 20 anni fa ricorre ancora una volta al nome di Raffaele Fitto
Porte chiuse ad un possibile accordo col Movimento 5 Stelle. Eventuali convergenze programmatiche, spiega, verranno discusse solo dopo le elezioni regionali di maggio.

Il servizio.