Con la sentenza 20504/19 depositata ieri, la Corte di Cassazione ha sancito “il principio secondo cui un diritto soggettivo perfetto e incondizionato all’autorefezione individuale, nell’orario della mensa e nei locali scolastici, non è configurabile e, quindi, non può costituire oggetto di accertamento da parte del giudice ordinario, in favore degli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado”.

Lo spiega il Comune di Torino, sottolineando che la Corte di Cassazione quindi smentisce, annullandola, la sentenza della Corte d’Appello di Torino che aveva affermato la sussistenza, alla luce delle norme vigenti e dei principi costituzionali in tema di diritto all’istruzione, all’educazione e all’autodeterminazione in tema di scelte alimentari, di diritti soggettivi dei genitori degli alunni delle scuole dell’obbligo, sia la scelta per i propri figli tra il servizio di ristorazione scolastica ed il pasto portato da casa, sia il relativo consumo nei locali della scuola nel medesimo orario del servizio di ristorazione.

«Alla luce del nuovo pronunciamento delle Sezioni Unite” dichiara l’assessora all’istruzione Antonietta Di Martino – l’Amministrazione procederà a supportare le famiglie e le scuole nelle prossime delicate fasi organizzative che conseguono al suddetto pronunciamento».

«In attesa delle motivazioni si può comunque dire che questa decisione penalizzerà molte famiglie, soprattutto in un comune come il nostro, quello di Andria, dove, a causa del predissesto causato non solo da Giorgino, ma anche da quanti lo hanno sostenuto, le tariffe sono schizzate alle stelle. Ad affermarlo è il segretario provinciale dei Giovani Democratici Bat Mirko Malcangi.

«Purtroppo le famiglie andriesi, a questo punto, non potranno far altro che essere obbligate ad aderire per il prossimo anno alla mensa scolastica, con i costi assurdi che tutti quanti conosciamo. Chi ha causato questo disastro dovrebbe starsene a casa e avere la decenza di non presentarsi alle prossime competizioni elettorali. Così, purtroppo, non sarà, ma i cittadini se lo ricorderanno chi ha voluto male alla loro città. Oggi è stata scritta una brutta pagina di storia».