Andria e la questione dehors: un problema che non sembra ancora concluso nonostante l’approvazione dell’ulteriore nuovo regolamento predisposto dall’ente comunale con il via libero del Commissario Prefettizio il Dott. Tufariello, dopo che a gennaio era stato invece licenziato dal Consiglio Comunale un altro documento sostanzialmente differente. E nelle maglie del nuovo regolamento, approvato con la valutazione positiva della Sovrintendenza, c’è un problema rilevante non solo nei primi due ambiti e cioè quello che comprende il centro storico e vie adiacenti come Corso Cavour, ma anche viale Crispi altra zona chiusa al traffico veicolare ma non considerata storica e dunque facente parte di un ambito meno stringente in termini di vincoli. Un vincolo, però, è quello che spaventa di più gli esercenti di quel viale pedonale che teoricamente dovrebbero smantellare le strutture: per l’autorizzazione all’installazione dei dehors, infatti, è necessario, nell’ambito 3 quello per intenderci proprio di viale Crispi, lasciare spazio di 1,50 metri da ogni tipo di ostacolo come alberi, panchine, buche ed aiuole presenti sul marciapiede.

Dal nuovo regolamento è sostanzialmente sparito un articolo che permetteva in sostanza di derogare in alcuni casi a questa disposizione purchè vi fosse stato uno spazio libero ed accessibile attorno a gli ostacoli di tipo pubblico tali da consentirne la manutenzione in alcuni casi anche a carico degli esercenti stessi. Della postilla mancante nel nuovo regolamento ha voluto occuparsi anche l’ex assessore allo sviluppo economico Pierpaolo Matera che ha spiegato come «le deroghe introdotte sin dal 2012 sono state inspiegabilmente eliminate. Anche i dehors della zona pedonale di Viale Crispi andrebbero smantellati con l’applicazione del nuovo regolamento. Per quegli esercenti che hanno valorizzato una zona centralissima della città e dello shopping – ha spiegato ancora Matera – vi sarebbero risvolti economici ed occupazionali gravi, a danno tra l’altro di un indotto più ampio della città». Tutti gli esercenti commerciali che hanno presentato richiesta per le autorizzazioni per l’installazione dei dehors, nel frattempo, sono stati avvisati tramite pec dagli uffici dello sviluppo economico, della necessità di adeguare le proprie richieste per le nuove autorizzazioni. Si resta anche in attesa di capire se vi sarà un ricorso al Tar da parte di alcune associazioni di categoria.