«Mentre ancora le Consociate stanno discutendo se, come e quando ricorrere al Tar per vedere acclarate questioni già ormai note, con la reale possibilità, invece, di rimettere in discussione tutto il procedimento avviato negli altri comuni che non hanno adeguato i loro Regolamenti alle disposizioni di concertazione con la Soprintendenza, come avvenuto correttamente nella città di Andria ma non in quella di Trani, nella città federiciana gli esercenti stanno presentando le istanze al competente Ufficio Suap per ottenere le autorizzazioni secondo il nuovo Regolamento approvato dal Commissario Straordinario dott. Gaetano Tufariello». Scrive così in una nota Unimpresa Bat.

Soddisfatto il Presidente Unibat, Savino Montaruli, il quale ha dichiarato: «Gli esercenti, non solo del centro storico, guardano avanti e opportunamente ho preso atto che stanno presentando le istanze per ottenere le autorizzazioni secondo il vigente nuovo Regolamento Dehors quindi nella certezza di non dover temere nulla e di rientrare nella regolarità delle procedure secondo quanto previsto. Un percorso che finalmente mette fine al populismo ed alle contaminazioni che hanno deteriorato i rapporti in una vicenda consumatasi tra denunce, diffide, verbali, strutture non autorizzate, pagamenti tosap mai effettuati, danni erariali e disorientamento generale. La politica, la malapolitica, supportata da un Consociativismo accecato, ha fatto la sua brutta parte ed è curioso che quando gli esercenti venivano tenuti in un pericoloso limbo nessuno interveniva e solo oggi tutti diventano fautori del sostegno incondizionato, al limite del legale, agli esercenti pur sapendo quanto essi, proprio in funzione di quel sistema anomalo, abbiano rischiato. Gli esercenti chiedono certezze; i cittadini chiedono certezze; la città chiede certezze. Il tempo del “tutto va ben”, del “ghe pensi mi” e del “lasciamo fare purché stiano con noi” è tramontato, ad Andria è tramontato. Ora toccherà alle altre città. Intanto nella città di Bari, la Soprintendenza sta intervenendo anche sulla regolamentazione di ombrelloni, sedie, tavoli e paraventi, a dimostrazione delle mie ragioni secondo cui il ruolo della Soprintendenza non è affatto formale e secondario, come alcuni esperti avrebbero voluto far credere, ma attivo ed operativo. Ecco perché ad Andria, a Trani, a Bisceglie ed in tutti i comuni che hanno navigato e navigano a vista si è messo a rischio gli esercenti nel nome della propaganda e delle tessere facili di un mosaico alle pezze», ha concluso il leader sindacale andriese Montaruli.