Se ce ne saranno le condizioni si procederà anche ad un ricorso al TAR. Le associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti si sono incontrate ad Andria con diversi commercianti del centro cittadino, esercenti di bar e ristoranti, per discutere del nuovo regolamento per i dehors. Un regolamento che è stato un vero e proprio rebus negli ultimi anni per la Città di Andria ed in particolare per le zone del centro storico e quelle immediatamente prospicienti. Commercianti disorientati che hanno dovuto stare alla finestra cercando di capire cosa accadeva sia a livello politico che dirigenziale in attesa di soluzioni durature. Ed allora il regolamento approvato dal consiglio comunale cittadino a fine gennaio, senza il parere della sovrintendenza, è stato stravolto in diverse parti dal nuovo regolamento approvato ad inizio luglio dal commissario prefettizio dopo la caduta dell’amministrazione Giorgino. Una doccia fredda per diversi esercenti in particolare del centro storico e di corso Cavour che, adesso, dovranno adeguarsi alle nuove norme. Gli uffici comunali stanno esaminando le pratiche già pervenute per concedere le eventuali autorizzazioni.

Cerchiamo tuttavia di capire cosa accadrà praticamente: si torna a quattro ambiti come richiesto dalla sovrintendenza e dunque l’ambito 1 quello cioè in cui non è possibile assolutamente installare dehors come in Piazza Duomo nei pressi della Cattedrale o piazza Vittorio Emanuele II (Piazza Catuma per intenderci) in cui non sarà possibile utilizzare la parte interna come adesso ma semplicemente il marciapiede attorno. Ambito 2 che riguarda tutto il resto del centro antico con la possibilità di installare solo sedie, tavolini ed ombrelloni oltre a paletti delimitativi ma tutto assolutamente removibile. Per arrivare all’ambito 3 e che riguarda particolarmente proprio corso Cavour dove le attuali strutture saranno smontate per far posto ad ombrelloni, sedie e tavolini ed al massimo dei paraventi.

L’incontro di ieri ha permesso di fare un excursus tra quanto accaduto anche alla presenza degli ultimi due assessori allo sviluppo economico della Città di Andria e cioè Maria Teresa Forlano e Pierpaolo Matera. La prima sostenitrice di un accordo preventivo con la Sovrintendenza il secondo, invece, fautore del regolamento approvato a gennaio dal Consiglio senza il parere della Sovrintendenza nelle more proprio di un accordo successivo. Una vicenda, tuttavia, che potrebbe non finire qui e che avrà sicure ripercussioni su alcuni esercizi commerciali mentre potrebbe anche terminare nelle aule dei tribunali. Nel frattempo la stagione estiva è in pieno corso e l’incertezza regna sovrana.