Il gioco è l’espressione più autentica della cultura umana, è sempre “figlio del tempo” e si adatta al contesto sociale in cui si svolge.

“GIOCANDO NEL TEMPO” è stato il filo conduttore delle iniziative di fine anno che hanno visto coinvolta l’intera comunità scolastica dell’I.C. ‘Don Bosco-Manzoni’ di Andria.

In questi giorni, in tutto l’Istituto si è respirato e vissuto un clima entusiastico e molto partecipato che ha visto convogliare tutte le iniziative nei due momenti conclusivi del 7 e 12 giugno u.s..

Il ‘via’ è stato dato nel plesso Rodari, dove i piccoli della Scuola dell’Infanzia hanno eseguito delle coreografie tratte dal celebre film “Mary Poppins”. Un vero e proprio inno al gioco, in cui la protagonista, icona per eccellenza della fantasia e della creatività, pone i bambini di fronte alla possibilità di guardare al mondo da diversi punti di vista dove tutto può apparire fantastico anche la quotidiana e noiosa routine.

Il recupero dei giochi tradizionali, rappresenta la riscoperta della propria storia, delle proprie origini e del senso di appartenenza. In passato i giochi si facevano prevalentemente per strada o nei tanti spazi che la natura concedeva, c’era il piacere di fare parte del gruppo, di mettersi alla prova riuscendo a superare le difficoltà.

Questa convinzione ha portato invece, nello stesso giorno, docenti e alunni della scuola primaria a fare un ‘salto nel passato’ ricordando i giochi antichi.

I plessi Don Bosco e Rodari hanno coinvolto le strade del quartiere, opportunamente chiuse al traffico, grazie alla collaborazione del Comune di Andria, nella ‘full immersion’ di attività ludiche del passato: canti, filastrocche, conte, girotondi, giochi individuali e di squadra come la campana, ruba bandiera, 1,2,3 STELLA, quattro cantoni ….

Tutto è stato messo in gioco: il movimento, la fantasia, la costruzione, la socializzazione, insomma una piacevole amarcord sui passatempi da strada di tanti anni fa. Non solo: in uno dei cortili del plesso Don Bosco è stata allestita una mostra di giocattoli antichi realizzati dai bambini con l’aiuto prezioso di docenti, genitori e nonni.

Ogni cultura si esprime anche attraverso i giochi che ne sono una rappresentazione. Per cui il cambiamento avviene in ogni momento: in senso temporale, dall’antichità ad oggi, ma anche di cultura in cultura.

Sicuramente sono cambiati gli spazi di gioco. In passato, i luoghi aperti e non istituzionalizzati erano luoghi privilegiati in cui ritrovarsi a giocare. Oggi invece si tende a creare degli spazi appositi, dei “contenitori” e il gioco di strada si sta perdendo.

Seguendo questa evoluzione, i docenti e  i ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado “Manzoni” hanno concluso le varie iniziative di fine anno scolastico, il 12 giugno u.s. nei cortili del relativo plesso.

I ragazzi si sono cimentanti nella coreografia  “Il gioco della vita”, spettacoli di teatro delle marionette, giochi senza frontiere e in numerosi ateliers come la scacchiera vivente, la caccia al tesoro, “Scienze e numeri in gioco”, giochi antichi realizzati in inglese e francese.

Grande successo inoltre ha ottenuto “La scuola in QUIZ”, un gioco ideato e realizzato da docenti e alunni che ha catturato l’interesse della comunità scolastica. Il palco dell’auditorium ha visto sfidarsi i ragazzi in una accattivante gara tra ‘cervelli’, una sana competizione nella quale il pubblico è stato coinvolto intervenendo in soccorso dei concorrenti ma facendo anche un piacevole ritorno al passato.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la sinergia che da sempre contraddistingue l’impegno e il lavoro di: Dirigente Scolastico, docenti, collaboratori, famiglie e intera comunità scolastica.