«È ripartita la caccia alle streghe contro Nicola Giorgino, reo di aver subito, da parte della Corte dei Conti Puglia, una condanna a pagare una sanzione amministrativa per aver sforato il Patto di Stabilità da Sindaco del Comune di Andria nel 2012. La vicenda ha dell’incredibile: mi si accusa di aver difeso in aula un provvedimento incentrato su atti gestionali dei dirigenti comunali. In pratica viene creato un grave precedente per ogni sindaco e consigliere comunale d’Italia (di tutti i colori politici) dato che sono il primo sindaco ad essere sanzionato per un discorso fatto in una pubblica assemblea». Interviene così in una nota l’ex Sindaco di Andria, Nicola Giorgino, dopo la conferma di condanna da parte della Corte dei Conti.

«Ovviamente ricorrerò ad un nuovo grado di giudizio convinto che tale sanzione sia iniqua, ingiusta e spropositata. Fermo restando che, in attesa di un nuovo giudizio, ho già provveduto a pagare tale sanzione pecuniaria, chiarisco quanto mi sta più a cuore. In primo luogo il patto di stabilità, spesso anche definito patto di stupidità, è un cappio per i comuni rappresentando una di quelle odiose regole a cui le nostre comunità erano costrette a sottostare. Quelle regole che da Bruxelles a Roma hanno voluto imporre ai cittadini italiani i quali, però, con il voto delle elezioni europee, hanno dimostrato di esserne stufi. Aver sforato il Patto di stabilità, inoltre, ha voluto dire opere pubbliche ed ammodernamento della città di Andria per cui avevo il mandato popolare, quindi se potessi tornare indietro prenderei di nuovo le stesse identiche decisioni e farei gli stessi discorsi in aula. Infine una questione non formale ma sostanziale: il “famoso” contenzioso con l’Italgas che è al centro della questione si sta finalmente concludendo e quelle somme appostate dalle precedenti amministrazioni diverranno realtà. Non c’erano bluff o inganni, ma studi ed analisi fatti senza sotterfugi o altro. Diranno un sacco di balle e mi accuseranno di tutto, anche se piove. Io andrò avanti a testa alta, forte delle mie azioni e dell’affetto di tanti».