È una minaccia che può nascondersi dappertutto: in strada, nell’aula di una scuola oppure dietro lo schermo di un computer. Un nemico che risponde al nome di bullismo, o cyber-bullismo quando il suo campo d’azione sono i social network. Le armi per combatterlo sono la prevenzione, l’informazione ed il dialogo costante con i genitori, insegnanti ed esperti, che possono offrire un aiuto concreto alle vittime.

Fare squadra tra famiglie, scuole, associazioni diventa fondamentale, magari attraverso una serie di iniziative dedicate a questo fenomeno, come quella promossa dall’istituto comprensivo “Jannuzzi-Monsignor Di Donna” di Andria che, questa mattina, ha organizzato un incontro di approfondimento con la Polizia Postale, in prima linea nella battaglia contro i pericoli della rete.

La fase finale di un progetto sviluppato nel corso dell’intero anno scolastico, in collaborazione con Rotaract “Castel del Monte” e Rotary Club “Castelli Svevi”.

Massima attenzione ad ogni minimo segnale che possa annunciare potenziali situazioni di rischio: la lotta a bullismo passa anche da qui e la corretta conoscenza del fenomeno, unita al dialogo con in ragazzi (in casa come a scuola), sono sicuramente due ottimi alleati.

Nel servizio le interviste.