Tutto rinviato al 7 maggio prossimo quando all’interno dell’aula bunker del Carcere di Trani vi dovrebbe esser il dispositivo del collegio giudicante con presidente la dott.ssa Giulia Pavese, rispetto alle diverse richieste effettuate in queste prime due udienze del dibattimento sul Processo per la strage ferroviaria del 12 luglio 2016. Questa mattina, infatti, c’è stata la seconda udienza che ha visto impegnati, nuovamente, alcuni parenti delle vittime nella richiesta di citare la Regione Puglia come responsabile civile, cioè di soggetto tenuto eventualmente al risarcimento del danno. Identica istanza era già stata presentata in fase di udienza preliminare, ma il Gup l’aveva respinta per incompatibilità tra il ruolo di parte civile e quello di responsabile civile dell’ente. In proposito l’accusa, rappresentata dai pm Alessandro Pesce e Marcello Catalano, ha annunciato già nella prima udienza, di rimettersi alla decisione del collegio. All’esame dei giudici anche le nuove richieste di costituzione di parte civile avanzate da alcuni parenti delle vittime che non lo avevano fatto in fase di udienza preliminare, nonchè delle associazioni dei consumatori Ubf, Codacons e Confconsumatori e di quella animalista Gepa (tutte già respinte dal Gup, ad eccezione di quella di Confconsumatori che e’ nuova).

Nell’udienza del 7 maggio potrebbe anche esser sciolta la riserva rispetto ad un’altra richiesta preliminare e cioè quella arrivata da due capotreni di Ferrotramviaria, che hanno chiesto di potersi costituire nei confronti di Enrico Maria e Gloria Pasquini, rispettivamente ex e attuale presidente e ad della società, e di due dirigenti di punta, in relazione ad un solo capo di imputazione nel quale si contesta loro di aver omesso di adeguare i sistemi di attrezzaggio della linea ferroviaria Bari Nord, che avrebbe potuto migliorare i livelli di sicurezza della circolazione ferroviaria.

Sono, invece, già costituiti quali parte civile la Regione Puglia, i Comuni di Corato, Andria e Ruvo di Puglia, le associazioni Acu e Anmil, oltre ai parenti delle vittime e ai passeggeri sopravvissuti. Sono gia’ costituiti come responsabili civili, la Ferrotramviaria e il Ministero dei Trasporti. Tra gli imputati, lo ricordiamo, ci sono 17 tra dipendenti, dirigenti e vertici della società Ferrotramviaria, un dirigente del ministero delle Infrastrutture e due direttori dell’Ustif. E’ imputata anche la stessa Ferrotramviaria, in qualita’ di persona giuridica. I reati – contestati a vario titolo – dalla Procura di Trani sono quelli di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. Ferrotramviaria spa risponde dell’illecito amministrativo dipendente dai reati commessi da vertici e dirigenti. Una diciottesima persona, Elena Molinaro, dirigente del ministero delle Infrastrutture, ha scelto l’abbreviato e per l’udienza del prossimo 8 maggio è già prevista la requisitoria del pm.