Serviva una vittoria con uno scarto di quattro reti, o un successo con almeno tre centri di vantaggio sull’avversario realizzando 23 gol.

Si è chiusa tra gli applausi di un Palasport entusiasta, nonostante un ko che allontana definitivamente la promozione diretta in A2. E’ stato comunque un sabato da urlo quello della Fidelis Andria Handball, sconfitta sabato pomeriggio sul parquet amico dal Noci, capolista del torneo per 27-29 al termine di una sfida combattuta e giocata punto su punto davanti ad almeno 500 tifosi.

Ribadito quindi il concetto dell’andata in terra barese, dove gli andriesi avevano incassato il primo e sino a sabato unico ko stagionale in campionato. La regina del raggruppamento ha fatto valere le qualità delle sue individualità, staccando in maniera probabilmente decisiva la Fidelis. Epica la prestazione di Giuseppe Colasuonno, figlio del presidente Nunzio e fratello di mister Riccardo, che ha dovuto combattere con un serio problema al crociato e nonostante un ginocchio fuori uso ha lottato fino alla fine con la squadra, mettendo a segno 3 reti. Alla fine, applausi per lui e per i suoi compagni di squadra, che hanno ringraziato il pubblico con un messaggio diffuso sui social: La società tutta e i giocatori sono orgogliosi della Città di Andria. Grazie a tutti gli spettatori presenti alla partita. Eravate tantissimi”.

Un tesoretto prezioso, che tornerà fondamentale nel finale di stagione del gruppo allenato da Riccardo Colasuonno, che dovrà affrontare di qui al termine della regular season New Capua e Endas Capua in trasferta e Crotone in casa. Il 12 maggio, data dell’ultimo dei 20 impegni in calendario, sarà poi tempo di tirare le somme. Ma la sensazione è che, A2 o meno che sia, la Fidelis Andria Handball – gruppo più giovane del campionato dall’età media di 17,2 anni e con solo sette atleti maggiorenni su 17 in rosa – abbia scritto nel sabato di Pasqua una pagina nuova per la pallamano in città.