Domenica 28 aprile 2019, la Condotta Slow Food “Castel del Monte” ed il Comitato degli esercenti del Centro Storico di Andria, in occasione della Fiera d’Aprile, realizzeranno “Poor Manger”: un festival dedicato ai piatti “poveri” della nostra tradizione.

Nel “tacco dello stivale”, le ricette tradizionali si tramandano e si evolvono per necessità economiche piuttosto che per volontà di sperimentare. Le popolazioni locali utilizzavano gli ingredienti a loro disposizione, materie prime “strappate” direttamente dal suolo e dai mari circostanti, impastate e miscelate con ricette tramandate da generazioni. Il risultato si chiama cucina povera (letteralmente “cibo dei poveri”), che, grazie ad una recente ossessione globale della purezza “dalla fattoria alla tavola”, è diventata sempre più popolare.

Il mantra per la cucina povera è la semplicità dei piatti. L’associazione internazionale Slow Food è impegnata nella valorizzazione del cibo “buono, pulito e giusto” per tutti, promuove prodotti del territorio, privilegiando la filiera corta e promuovendo un consumo alimentare consapevole e responsabile.

La programmazione della manifestazione sarà articolata nel modo seguente:

– all’interno dei locali aderenti all’iniziativa, si svolgeranno i Laboratori del Gusto, Incontri con produttori, Forum tematici, degustazioni guidate sul tema proposto con esperti del settore, al fine di offrire al consumatore nuovi strumenti per un approccio sempre più consapevole e responsabile al cibo;

– i produttori del territorio che aderiscono all’iniziativa apriranno le loro aziende ai visitatori più curiosi;

– ogni locale aderente proporrà un proprio menù o singolo piatto realizzato esclusivamente per la manifestazione. Il menù (o il singolo piatto) sarà offerto ad un “giusto prezzo”, conciliando l’esigenza di riconoscere un adeguato valore al prodotto e al lavoro di tutti gli operatori con la necessità di rendere accessibile l’evento al maggior numero possibile di cittadini e consumatori.

Tra gli obiettivi della manifestazione: la volontà di coinvolgere un ampio numero di operatori del settore, di creare scambio e alimentare nuove sinergie, di valorizzare il territorio ed il quartiere storico che più di ogni altro rappresenta l’identità di una comunità e le sue tradizioni, di includere ed accogliere in questa comunità chiunque chieda di farne parte.