Ci sono anche due capitreno, attualmente in servizio, tra le persone che hanno chiesto di costituirsi parte civile nella prima udienza del processo sul disastro ferroviario che il 12 luglio 2016, sulla tratta tra Andria e Corato, causò la morte di 23 persone e il ferimento di altri 51 passeggeri. I due capitreno hanno depositato la richiesta nei confronti di alcuni dirigenti della società Ferrotramviaria, ritenendosi direttamente danneggiati da una delle imputazioni formulate dalle Procura di Trani, relativa alla omessa realizzazione dell’adeguamento tecnologico sulla tratta dice si verificò l’incidente, che avrebbe consentito di migliorare i livelli di sicurezza della circolazione ferroviaria.

Oltre a loro, hanno chiesto di costituirsi alcuni familiari delle vittime e quattro associazioni, Confconsumatori e altre tre che erano state escluse in udienza preliminare, Gepa (Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale), Associazione Nazionale utenti bancari e finanziari e Codacons. Nel processo sono imputate 17 persone fisiche e la società Ferrotramviaria per i reati, a vario titolo contestati, di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. La prossima udienza del 2 maggio si celebrerà nell’aula bunker del carcere di Trani.