Una città libera dalla plastica e che deve combattere meglio il fenomeno dell’esposizione irregolare di frutta e verdura. È un dibattito vivace, a tratti polemico, quello che si è sviluppato ieri nella sede degli uffici comunali di Andria situati a largo grotte dove gli assessori Matera (responsabile delle attività produttive e polizia locale) e Del Giudice (che ha la delega all’ambiente), hanno incontrato sigle sindacali dei commercianti, associazioni ambientaliste e semplici cittadini per discutere di due iniziative che possono avere un valore positivo per l’ambiente e la salute pubblica. La polemica si accende nella discussione sulla esposizione della frutta: i commercianti non ci stanno ad essere accusati di essere responsabili della vendita di prodotti contaminati: un messaggio che forse è passato nel dibattito apertosi da alcune settimane sul tema ma è frutto di una eccessiva semplificazione come conferma il dottor Magarelli del servizio igiene degli alimenti della ASL BT. (L’intervista)

Ad ogni modo i commercianti si sono detti disponibili ad accettare un’ordinanza che preveda la sola esposizione di frutta a buccia spessa entro i 70 centimetri dall’ingresso del negozio, l’installazione di coperture per quella esposta e che le cassette siano disposte con una elevazione rispetto al suolo di un metro. Nell’ordinanza si ribadirà che i furgoni possono essere utilizzati solo per il carico e lo scarico della merce e non come ulteriore superfice espositiva. Per gli ambulanti dovranno essere previste aree ad hoc per fermare la giungla di venditori che si posizionano dove vogliono e che i furgoni abbiano un’apertura su un solo lato e che siano chiusi sugli altri tre lati del cassone. I commercianti e le associazioni di categoria hanno chiesto un giro di vite sugli abusivi: indolenti a richiami e multe, la polizia locale potrà procedere al sequestro e addirittura alla confisca dei mezzi che esercitano abusivamente il commercio di frutta e verdura. (L’intervista)

Sull’ordinanza plastic free il dibattito ha visto concordare la data di partenza al primo gennaio 2020: da quel giorno gli esercizi commerciali di Andria non dovranno più utilizzare oggetti di plastica monouso (bicchieri, piatti, posate e sacchetti) mentre una deroga è prevista sulle bottigliette. Subito dovrà partire una campagna di sensibilizzazione attraverso le associazioni ambientaliste per comunicare questa scelta della città di Andria