«La lettura dei fatti che porta a dire che Andria avrà una nuova discarica è talmente fantasiosa, che se non fosse per il senso di responsabilità che sento nei confronti dei miei concittadini, e la chiarezza e la trasparenza a cui gli andriesi hanno diritto, non starei neanche a rispondere. Invece mi tocca, e lo faccio con il rigore a cui sono abituato». Inizia così la nota del consigliere regionale Sabino Zinni che risponde a tono al deputato andriese del M5S Giuseppe D’Ambrosio sulla “nuova discarica di Andria”.

«Nel 2013 la discarica dei F.lli Acquaviva viene inserita nel Piano Regionale dei Rifiuti come possibile discarica di servizio per rifiuti inerti (cioè mattoni, mattonelle, terra e pietre). Nel 2015 la discarica viene venduta alla Daneco S.p.a. che dopo qualche mese fallisce, lasciando tutto così com’è, senza alcuna bonifica. Così parte un procedimento d’infrazione comunitaria. Nella riunione del 3 dicembre scorso la Regione prende atto del procedimento d’infrazione ed intima alla Daneco di mettere insicurezza l’area, e prevede, nel caso questa non adempia al compito, di affidare tutto all’Ager (l’Agenzia Regionale di Gestione dei Rifiuti). Qui arriviamo alla parte che c’interessa direttamente. All’Ager viene dato mandato di bonificare e chiudere la discarica. Dopo di ciò le viene chiesto di valutare (e sottolineo “valutare”), se ci sono eventualmente le condizioni (e sottolineo “eventualmente”), per utilizzare i volumi residui (e sottolineo “residui”, cioè quelli già previsti dal Piano 2013, senza nessun allargamento) per l’allocazione d’inerti (ossia scarti edili come mattoni, terra e ceramica). Tutto questo, sempre che vi siano le condizioni per una gestione pubblica del sito. In sostanza l’unica cosa certa che viene fuori dall’incontro del 3 dicembre è la bonifica e la CHIUSURA della discarica. Resta poi da valutare, eventualmente, se è il caso di utilizzare lo spazio rimasto per depositare inerti, considerato che quello spazio è stato adibito a quello nel Piano 2013. Questa è la realtà dei fatti, testimoniata dalle carte ufficiali. Ma se siete un 5 Stelle come riassumete tutto ciò? “Nuova discarica ad Andria”. Tuttavia potete farlo se il vostro modo di fare politica è quello di generare disinformazione, allarmismo, caciara, perché in quello prosperate. Se vi rimane un briciolo di onestà intellettuale tutto ciò invece dovrebbe farvi inorridire. “Non chiedetemi dove andremo a finire” diceva Ennio Flaiano, “perché ci siamo già”. Ad ogni modo allego integralmente la delibera di cui si parla, e non solo le 4 righe che portano acqua al mio mulino, cosi che chiunque possa leggerle e farsi un’idea in piena autonomia».