Si tornerà in aula il 7 settembre prossimo dopo la prima udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Trani, Angela Schiralli, avvenuta nella mattinata di ieri per il disastro ferroviario del 12 luglio 2016. Impossibile concludere tutto in quella prima udienza vista la mole di imputati e la costituzione delle parti civili. Proprio le parti civili sono state oltre una cinquantina a costituirsi nella prima udienza: ci sono la Regione Puglia, i Comuni di Andria, Ruvo e Corato. Poi ci sono anche 17 famiglie delle vittime ed alcuni dei 51 feriti sopravvissuti.

A completare il quadro anche quattro associazioni dei consumatori tra cui il Codacons, tre associazioni a tutela dell’ambiente e degli animali sino ad un’associazione per gli invalidi e mutilati del lavoro. Nella giornata del 7 settembre prossimo, poi, ci sarà da discutere anche di eventuali eccezioni preliminari delle difese anche sulle richieste di costituzione delle parti civili. Possibile anche l’esclusione di qualcuna delle parti.

Restano comunque soddisfatti anche i familiari delle vittime oltre che le diverse altre parti in causa, presenti ieri in aula a Trani, per l’avvio dell’udienza preliminare. Un iter che sarà molto lungo e complesso ma che, a distanza di due anni, ha trovato un suo avvio ufficiale che è sicuramente un primo tassello essenziale per raggiungere una conclusiva verità dei fatti attraverso anche l’individuazione di tutte le responsabilità per un disastro ferroviario in cui 23 sono state le vittime ed oltre 50 i feriti, ma che ha coinvolto inevitabilmente un intero territorio svegliatosi, all’indomani di quel 12 luglio, ancor più insicuro ed indifeso.