«Negli ultimi giorni è tornato a galla quello che rappresenta un grande problema della nostra città: la gestione inefficace e maldestra della Biblioteca Comunale G. Ceci. Rispetto ad un passato nel quale dodici erano le unità di organico assegnate alla struttura, si è assistito di fatto ad un dimezzamento di tale numero, costringendo il plesso a orari ben meno consoni ad una buona fruizione del servizio». Scrivono così, in una lettera, Bonadies Stefano, Gammarrota Stefano, e Scarcelli Gabriele, tutti studenti universitari, e Zingaro Pietro, responsabile provinciale “scuola e università“ dei Giovani Democratici. Destinatari della lettera, il Sindaco di Andria Nicola Giorgino e il neo Assessore alla Cultura Francesca Magliano.

«Pur garantendo l’apertura nella fascia mattutina dal lunedì al venerdì – si legge – si riducono a tre le aperture pomeridiane (due nel periodo estivo), con una fascia oraria che va attualmente dalle 15:10 alle 17:45, un lasso di tempo troppo ristretto per permettere un servizio appetibile.

Una gestione del tutto insufficiente rispetto a quella che vive, per esempio, la Biblioteca Comunale della città di Trani, che garantisce l’apertura quotidiana sia la mattina che il pomeriggio, in questo caso dalle 15:30 alle 19:30.

Non meno importante sarebbe la dimostrazione di fiducia nei confronti degli studenti, che ora come in passato chiedono ascolto e rispetto per la propria identità, convinti che il loro pieno sviluppo non possa prescindere dal vivere i luoghi della conoscenza della loro città. Come protagonisti di tali luoghi, vogliamo che gli stessi siano oggetto di investimento da parte dell’Amministrazione Comunale.

Abbiamo sentito l’esigenza di sensibilizzare la comunità in modo da far sentire la voce di migliaia di studenti e lettori al sindaco Giorgino e alle autorità competenti, e lo abbiamo fatto diffondendo una petizione online che ha raggiunto, in pochi giorni, quasi milletrecento firme.

Chiediamo alla comunità un forte supporto in questa sfida, che ci può esser dato firmando e condividendo questa petizione, dando riprova della nostra premura per lo sviluppo della cultura. Una città che non investe nei giovani e nella cultura non ha futuro».

Link della petizione