Domani 16 maggio scade la prima rata o il pagamento intero della Tari che ha causato malumore tra i cittadini riversatisi in massa all’Ufficio Tributi in via Bari dove in tanti hanno segnalato alcune anomalie. Sulla questione è intervenuto il consigliere del M5S Michele Coratella.

«In consiglio comunale quando si è discusso di TARI avevo chiesto di frazionare, come sempre è stato, il pagamento in 4 rate – spiega Coratella – e avevo chiesto anche di far pagare l’intero tributo con la quarta rata, invece che con la prima, ma niente, sono rimasto inascoltato. Ho chiesto al sindaco di far ricalcolare per tutti il tributo, eliminando la quota variabile dalle pertinenze, come previsto per legge ma non l’ha fatto. Come conseguenza vediamo il dato sulla raccolta differenziata scendere drasticamente in città, a marzo siamo al 57,57%. La gente non è motivata e i continui aumenti della TARI senza alcuna spiegazione influenzano il dato. Tutto questo causa ingenti danni alla nostra comunità. Leggo di alcuni che dicono che non pagheranno la TARI, non è questa la soluzione, guardate che quel debito è lì e comunque bisognerà pagarlo. C’è grande disaffezione e sfiducia della gente nei confronti del Sindaco e della sua maggioranza e cresce sempre più a causa del loro atteggiamento di strafottenza, superficialità e disinteresse per Andria ed i suoi cittadini. Ci toccherà costruire dalle macerie che il sindaco e la sua allegra amministrazione ci lasceranno. In foto le code all’ufficio tributi di Andria questa mattina dove pochi impiegati cercano di dare qualche spiegazione ai cittadini».