La certezza, nonostante le bocche cucite, è che le indagini tecniche sull’incidente ferroviario che il 12 luglio del 2016, sulla tratta a binario unico tra Corato ed Andria, provocò la morte di 23 persone ed il ferimento di altre 50, sono davvero ad un passo dalla conclusione e che tra una decina di giorni saranno rese pubbliche.

E’ il risultato che trapela dall’incontro di Roma di questa mattina, dove parenti delle vittime e feriti, sono stati accolti in via dell’Arte all’interno degli spazi dedicati del Ministero dei Trasporti, per confrontarsi con i tecnici della Direzione generale per le investigazioni ferroviarie e marittime (Digifema), che ha condotto proprio le indagini tecniche sull’incidente ferroviario.

Ai parenti delle vittime ed ai feriti è stato chiesto assoluto silenzio vista la complessità e delicatezza dell’argomento poichè tra una decina di giorni i risultati dovrebbero esser resi pubblici. La Digifema si è occupata proprio dell’indagine tecnica, come detto, sull’incidente ed ha spiegato con accuratezza di dettagli in anteprima le cause tecniche che hanno portato al terribile scontro tra i due treni provenienti da direzioni opposte. L’indagine tecnica, difatto, non ha attribuito colpe o responsabilità che saranno invece esposte all’atto della conclusione delle indagini della Procura di Trani che a questo punto, potrebbe esser molto più vicina.