“Nella perfida terra di Dio” è il titolo dell’ultimo romanzo dello scrittore pugliese Omar Di Monopoli pubblicato per Adephi. Venerdì 10 novembre, alle 20:30, proprio lo scrittore salentino sarà ospite in città presso il Circolo dei Lettori di Andria per presentarlo.

Si tratta di un romanzo potente e imprevedibile quello di Di Monopoli, come del resto lo sono stati i suoi precedenti: “Uomini e cani” o “Ferro e fuoco”. Sono romanzi che hanno spiazzato la stessa critica, incapace in un primo momento di definirne il genere. Si è parlato di western pugliese, verismo immaginifico, neorealismo in versione splatter, noir mediterraneo. La verità è che Di Monopoli usa una lingua nuova a metà fra italiano e dialetto per raccontare storie di straordinaria verve espressiva. Per questo forse il suo nome viene spesso accostato a quello di Quentin Tarantino, Sam Peckinpah, William Faulkner o Flannery O’Connor.

Nel caso de “Nella perfida terra di Dio” si racconta una vicenda gremita di eventi e personaggi (un vecchio pescatore riciclatosi in profeta, santone e taumaturgo dopo una visione apocalittica, un malavitoso in cerca di vendetta, due ragazzini, i suoi figli, che odiano il padre perché convinti che sia stato lui a uccidere la madre, una badessa rapace votata soprattutto ad affari loschi, alcuni boss dediti al traffico di stupefacenti e di rifiuti tossici, due donne segnate da un destino tragico, e sullo sfondo un coro di paesani, di scagnozzi, di monache), ricorrendo a una lingua ancora più efficace, più densa e sinuosa di quella usata nei romanzi precedenti, che finisce inevitabilmente per diventare la vera protagonista del libro. È un’operazione di desacralizzazione quella dello scrittore. Un controcanto all’immagine tutta sole, vento e incanto che caratterizza il Mezzogiorno d’Italia. Una deviazione dalla narrazione dominante usata per focalizzare l’attenzione sulle molteplici contraddizioni di una terra vista come una periferia cresciuta all’ombra dell’abusivismo più bieco, impantanata tra la brutalità delle mafia e i miasmi degli impianti siderurgici, popolata da gangster d’accatto, fattucchiere di provincia, pescatori albini, eremiti pazzoidi.

Una serata dunque, quella di venerdì, che si preannuncia più unica che rara. Ingresso libero, come sempre in via D’Excelsis 22 ad Andria.