«Il Governo, con la legge n. 225 del 2016, ha dato ai Comuni la possibilità di far pagare il dovuto ai cittadini insolventi, senza ulteriori sanzioni a loro carico. Sono molto contenta che ad Andria si sia riusciti a cogliere l’occasione rendendo esecutiva per gli andriesi questa disposizione. Ci siamo riusciti mettendo in campo ascolto, dialogo, iniziativa, ricerca, accompagnamento, condivisione».

Commenta così la consigliera comunale della Lista Emiliano Sindaco di Puglia Daniela Di Bari, quanto deliberato nella seduta di Consiglio Comunale del 30 gennaio.

Alcuni giorni fa l’Associazione dei Ragionieri e dei Dottori Commercialisti di Andria, con un intervento sulla stampa, aveva acceso i riflettori sull’argomento. Il provvedimento governativo, entrato in vigore il 2 dicembre 2016, riponeva nelle mani di ciascuna Amministrazione la scelta di offrire questa possibilità ai propri concittadini o meno, unica clausola: farlo entro 1° febbraio 2017.

L’intento della legge è quello di permettere ai Comuni di recuperare fondi per le proprie casse, dando la possibilità ai creditori di pagare il debito contratto dilazionandolo nel tempo, oltretutto senza aggravi o maggiorazioni. Una misura dunque utile a recuperare soldi pubblici da riutilizzare per la comunità, senza però approfittarsi di chi magari si è trovato in situazioni d’insolvenza per ragioni non dipese dalla sua volontà.

Il 16 gennaio, con una lettera che ha visto firmatari la stessa Daniela Di Bari – insieme a Giovanna Bruno, Sabino Fortunato, Sabina Leonetti e Michele Coratella – le minoranze hanno chiesto la convocazione urgente della Conferenza dei Capigruppo per condividere l’iniziativa ed attivare tutte le procedure necessarie alla stesura del regolamento. Grazie all’approccio collaborativo della maggioranza i lavori sono proseguiti spediti fino alla recente approvazione in Consiglio Comunale.

«Dopo una normale fatica iniziale nell’avviare, ricercare e proporre il procedimento, abbiamo fatto esperienza di un modo di procedere che ha visto ciascuno prendere parte, nelle varie fasi e a proprio modo, culminando nei lavori di commissione in un dialogo pacato e proficuo incentrato a rendere il provvedimento efficace, dandosi, inoltre, prospettive e compiti verso ulteriori passaggi e lavori volti ad aiutare i cittadini a contribuire – conclude Daniela Di Bari. Il miglioramento del corretto e trasparente utilizzo delle risorse, può essere un fattore determinante per la riduzione dell’evasione. Il cittadino, infatti, a fronte dei suoi doveri contributivi vive l’esperienza del BES locale, benessere equo e solidale, e percepisce i miglioramenti riconoscendosi parte attiva della crescita. Ogni persona, cittadino, attraverso azioni e processi che lo vedono capace di concorrere con responsabilità al Bene Comune, si sente pienamente partecipe, secondo le proprie capacità, alla crescita della Bellezza della città rifiutando e contrastando il degrado».