«Rafforzare il contrasto alle frodi e alle contraffazioni, che nell’anno 2015 ha visto un preoccupante incremento del 14% in campo agro-alimentare, diventa per il nostro sistema produttivo una priorità che è possibile raggiungere solo con la garanzia della tutela dei nostri marchi e la salvaguardia dell’originalità dei nostri prodotti locali. Questo è l’obiettivo che si prefigge il convegno organizzato dall’Amministrazione Comunale di Andria con il patrocinio della Provincia Barletta-Andria-Trani, il 9 settembre alle ore 18 presso la sala convegni del Chiostro San Francesco di Andria», è quanto dichiarato dal Sindaco di Andria Nicola Giorgino.

Un convegno che, grazie agli interventi del dott. Marco Sciarrini del Dipartimento delle Politiche competitive, della qualità agroalimentare e del dott. Roberto Altini ICQRF del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, del dott. Mauro Dezi esperto anticontraffazione Certbrand e dell’avv. Antonella Brandonisio esperta di diritto alimentare, affronterà il grave fenomeno della contraffazione e delle frodi il cui mercato si rivela sempre più florido a discapito delle nostre piccole e medie imprese, sempre meno in grado di difendersi, che arreca danni consistenti al nostro sistema produttivo ed economico.

Non sarà un caso che l’economia irregolare ha un mercato trasversale che va dall’abbigliamento all’agroalimentare e dalla tecnologia ai gioielli. I danni che essa produce non solo si traducono in minor reddito per gli imprenditori onesti, ma finiscono molto spesso per finanziare organizzazioni malavitose con ripercussioni anche in termini di mancati gettiti fiscali. «A tal proposito – dichiara il Consigliere delegato alle Politiche Agricole, Benedetto Miscioscia – ritengo importante che anche l’Amministrazione contribuisca a combattere questo fenomeno mediante una partecipazione attiva nel coinvolgere gli imprenditori, le associazioni di categoria e altri enti locali ad un momento di riflessione finalizzato a sviluppare strategie ed azioni operative che aiutino a combattere questo fenomeno, fornendo il proprio contributo a tutela dei prodotti locali se, contestualmente, del made in italy. Una strategia in linea con le priorità strategiche definite dal CNAC (Consiglio Nazionale Anticontraffazione) riguardo la “Tutela del Made in Italy” da fenomeni di usurpazione all’estero, “l’Enforcement” (inteso come controllo e repressione delle violazioni e come rafforzamento del presidio territoriale) e la “Lotta alla contraffazione via internet”. Se a tutto questo aggiungiamo anche la capacità di sviluppare una fattiva campagna di Comunicazione e/o informazione destinata ai consumatori, per continuare l’opera di sensibilizzazione presso questo particolare target e rafforzare la cultura della proprietà intellettuale, soprattutto presso le giovani generazioni oltre a quella di formare le imprese, in tema di tutela della proprietà intellettuale, in una prospettiva non solo nazionale, ma anche internazionale di un uso strategico della stessa, allora credo potremmo dire di aver raggiunto gli obiettivi necessari per sconfiggere il fenomeno della contraffazioni e delle frodi. Obiettivi – conclude Miscioscia – che non possono prescindere dalla collaborazione con società organizza te ed attrezzate per proteggere dalle truffe non solo gli interessi delle aziende interessate ma anche quelli degli stessi consumatori».