La disabilità è una realtà molto presente in Italia. Secondo i dati Istat, nell’anno 2015 sono circa 3 i milioni di persone disabili, ovvero il 5% della popolazione. Dai dati si evince che le persone con disabilità sono maggiormente presenti al sud e nelle isole. Letto i dati numerici statistici, si passa a quelli delle strutture adibite ad ospitare od assistere persone con disabilità: 91 sono le strutture sul territorio pugliese e nella provincia BAT sono 9, di cui 3 pubbliche e 6 private. Nella città di Andria, in particolare, attualmente su oltre 100mila abitanti, sono 9 mila le persone disabili.

Nonostante i miglioramenti, tuttavia, proprio la realtà andriese mostra ancora molte carenze, come la mancanza su tutti i marciapiedi degli scivoli che facilitano l’avanzamento a coloro che utilizzano la carrozzina, i parcheggi riservati, le rampe negli edifici pubblici e l’incremento dei servizi pubblici per disabili. Esistono strutture che si occupano di fornire assistenza e aiuto, ma sarebbe opportuno inserire anche strutture sportive o aree con possibilità di gioco all’aperto. Ancor prima di ciò, di estrema importanza è fornire materiale necessario a facilitare l’apprendimento nelle strutture scolastiche.

Proprio per promuovere l’opinione pubblica e sensibilizzare la popolazione sul tema della disabilità, il 3 dicembre è stata introdotta la “giornata della disabilità”, il quale fine, è quello di proteggere e assicurare il godimento dei diritti umani da parte dei disabili; numerosi sono gli eventi verificatisi sul territorio andriese, ricordiamo “un calcio alle disabilità”, progetto di responsabilità sociale con l’obiettivo di sostenere iniziative in collaborazione con la Fidelis Andria, e “si può fare”, progetto di formazione ed educazione che favorisce l’inserimento graduale di giovani ragazzi disabili dell’associazione Neverland nel contesto sociale e lavorativo cittadino. L’esperimento nasce dall’esigenza di creare valide opportunità ai ragazzi diversamente abili presenti sul nostro territorio.

Sebbene la nostra città non sia ancora del tutto all’avanguardia, in Italia c’è chi lo è già ed è riuscita a conquistare il premio Access city Award. Si tratta di un’iniziativa lanciata dall’UE che verte a promuovere l’accessibilità agli spazi urbani per le persone affette da disabilità con l’obiettivo di costruire un’Europa senza frontiere. Quest’anno la vincitrice è Milano, che si è impegnata a promuovere l’occupazione delle persone con disabilità e a sostenerle nella loro vita indipendente. Al secondo posto c’è Weisbaden, in Germania federale; al terzo invece Tolosa, in Francia. Il premio ottenuto dalla metropoli italiana dovrebbe essere di ispirazione alla città di Andria, per esempio, per migliorare la vita di un disabile e portarlo a maggiore autonomia.