Nel primo trimestre dell’anno in corso non sembra arrestarsi la fuga di cervelli e talenti italiani verso l’estero, alla ricerca di più soddisfazioni professionali e maggiori salari. Se nel 2014, prendendo in considerazione i cambi di residenza, sono emigrati poco meno di 90000 cittadini italiani (+12.7% rispetto al 2012, ndr), nell’ultimo biennio il 34,4% degli under 40 ha preferito lasciare il Bel Paese. La maggior parte di loro si allontana con un biglietto di sola andata e, troppo spesso, torna indietro per trascorrere esclusivamente qualche giorno di vacanza in famiglia.

Per diversi anni, è stato questo il caso del pasticcere andriese Francesco Montereale, che nel proprio curriculum può vantare diverse esperienze lavorative internazionali, da Capri a Bangkok, passando per Manchester, Sidney e la Malesia, senza dimenticare il periodo trascorso nella Scuola per Maestri Pasticceri Cast Alimenti di Brescia. «In Lombardia – ci ha raccontato Francesco – ho vissuto l’esperienza formativa più importante della mia vita, perché ho potuto scoprire i segreti e le regole della buona pasticceria, sia tradizionale che moderna, dagli insegnamenti di maestri eccezionali, ai quali devo un infinito grazie. Lavorare all’estero è stato fondamentale nel mio percorso di crescita professionale e umana, perciò porto nel cuore tutti i luoghi in cui ho avuta la fortuna di conoscere persone nuove e di apprezzare culture eterogenee. In particolar modo, non potrò mai dimenticare l’anno trascorso in Thailandia, dove ho avuto modo di constatare quanto la cucina italiana sia amata ed invidiata anche a migliaia di chilometri dal nostro territorio».

Dopo la lunga parentesi internazionale, durante la quale si è messo in gioco in realtà ristorative di indiscussa qualità, il ventiseienne pugliese ha avvertito l’esigenza di fare un passo indietro, quindi è tornato alle proprie radici ed ha aperto una nuova pasticceria, inaugurata lo scorso giugno, nel centro cittadino di Andria. «Non mi sono mai pentito – ha continuato lui – di aver maturato questa decisione, anche se il percorso non risulta sempre agevole. Infatti, essere titolari di un’attività artigianale, da una parte ti carica di entusiasmo e di ambizione, dall’altra comporta delle responsabilità non indifferenti, tuttavia voglio continuare a vivere questo sogno. Mi piace l’idea di lavorare per offrire ai miei clienti un prodotto di qualità, che possa risultare buono, bello ed originale allo stesso tempo. Personalmente, adoro preparare e mangiare il babà ed il cannolo siciliano. Li ritengo eccezionali».

Infine, considerato il dilagante interesse che il settore gastronomico sta riscontrando nelle emittenti televisive nazionali e locali, abbiamo chiesto a Francesco quali consigli darebbe ad un giovane desideroso di coltivare la passione per i fornelli. «Non esistono bacchette magiche, – ha concluso Montereale – bensì occorrono dedizione, pazienza e tanta voglia di imparare. Oggi, per garantire ai consumatori finali la qualità, non si può prescindere dalla conoscenza scientifica delle materie prime, grazie alla quale riusciamo a sfruttare al meglio tutti gli ingredienti a nostra disposizione. Io, ancora oggi, cerco di seguire più corsi di aggiornamento possibili, che riguardano tanto gli aspetti decorativi quanto l’utilizzo funzionale di amidi, addensanti e farine. L’errore più grossolano sarebbe illudersi di essere arrivati in vetta. Non si finisce mai di imparare in cucina».