Una sala gremita e qualche momento di commozione hanno accolto il passaggio del consigliere Benedetto Miscioscia da Forza Italia al Gruppo di Noi con Salvini Andria. Una scelta che ha spiegato in un lungo intervento ma che, difatto, rappresenta un percorso nuovo e tutto da decifrare per il centrodestra andriese. Conclusa l’esperienza nel partito voluto da Silvio Berlusconi, inizia una fase di condivisione del progetto di Matteo Salvini.

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«La mia decisione maturata in questi mesi – ha detto Miscioscia – dopo la mia riconferma nella campagna elettorale delle elezioni comunali scorse, nasce da una ferma convinzione che oggi più che mai occorrono nuove risposte e nuovi contenuti per un progetto politico che guarda ai problemi attuali. Il mio percorso politico ventennale in Forza Italia ha vissuto momenti di entusiasmo basati su un progetto politico a cui ho creduto fermamente e convintamente, ma oggi ritengo che non si può pensare di avere le stesse parole d’ordine di vent’anni fa, con un  mondo che è cambiato e che sta cambiando. Crisi economica, questione sicurezza, immigrazione senza controllo e lotta al terrorismo islamico: credo che siano temi sui quali è in gioco il futuro dell’Italia e della stessa Europa. Oggi, ritengo che Forza Italia  abbia esaurito la sua forza propulsiva in termini contenutistici e programmatici purtroppo».

«Da oggi intendo ripartire da Andria aderendo – dice Miscioscia – ad un nuovo progetto identitario che vede Matteo Salvini orientato nella giusta direzione. Una  direzione con la quale si parla alla gente di problemi reali con un progetto che guarda allo Stato Sovrano e al principio dell’autodeterminazione che si batte contro la vera attuale dittatura: quella economico-finanziaria e monetaria imposta dall’Unione Europea. Personalmente non ho nessuna recriminazione da fare nei confronti di  Forza Italia a tutti i suoi livelli, in questi anni ho sempre seguito la linea del partito svolgendo il mio ruolo con la dedizione e la passione che mi hanno sempre contraddistinto difficilmente smentibile. Né ho ambizioni personali legate a rimpasti in giunta nell’attuale amministrazione o ad occupare poltrone, questo deve essere chiaro e preciso. La mia decisione, dopo tanto chiacchiericcio, scaturisce da altri fattori, come la voglia di entusiasmarmi nuovamente per un’azione politica, giovane, fresca ed innovativa, che guarda ai problemi reali  della gente mettendo in disparte atteggiamenti e comportamenti ambigui di chi si propone per fare politica guardando agli interessi della comunità piuttosto che personali. E’ giunto il momento di andare oltre gli schemi abituali di una politica ormai stantia. Ad Andria la tenuta della coalizione è salvaguardata dall’equilibrio e dall’intelligenza politica di Nicola Giorgino, al quale rimango sinceramente e correttamente leale e su questo non ci sono dubbi. La mia scelta, lo ribadisco, è figlia di convinzioni e scelte ormai consolidate a livello nazionale.

Credo nel progetto di Salvini e nel progetto di giovani, uomini e donne mossi da una rinnovata propulsione politica che guarda a dare risposte concrete alla gente sempre più sfiduciata. Il mio percorso politico continuerà nell’alveo del centro-destra con rinnovato entusiasmo e con un impegno mirato a rilanciare quella visione identitaria del nostro Paese e della nostra comunità. Da oggi intendo ripartire da Andria con maggior entusiasmo, con un gruppo di persone motivate per continuare ad impegnarmi per una politica tra la gente, con la gente e per la gente, con quella passione, quell’impegno e quel coraggio che mi hanno sempre contraddistinto per continuare a rispettare ed a ricambiare la fiducia riposta nella mia persona da tanti cittadini in questi anni. Un progetto che dimostri quella sensibilità ed attenzione ai temi attuali, guardando all’efficienza ed all’efficacia di un’azione politico-amministrativa trasparente e corretta, avendo il coraggio di camminare sempre a testa alta, come ho sempre fatto e come sempre farò.