Quasi 5 ore di Consiglio Comunale ed un rinvio finale a lunedì prossimo vista la delicatezza dei temi da trattare. In particolare dopo le interrogazioni e le approvazioni del DUP e della variazione urbanistica per il proseguo del Grande Progetto della Ferrotramviaria, ci si è concentrati e bloccati sull’approvazione della deliberazione di modifica della destinazione d’uso della zona dove potrebbe sorgere la nuova Caserma della Compagnia dei Carabinieri di Andria.

Approvato a maggioranza l’aggiornamento del Documento Unico di Programmazione (DUP) per gli anni 2016/2018. Non ha votato il centrosinistra mentre ha scelto di votare contro il Movimento 5 Stelle dopo una breve discussione incardinata sugli obiettivi strategici del documento in approvazione. Diversi gli spunti interessanti che, tuttavia, non hanno convinto l’intera assise. Intero Consiglio, invece, che ha scelto l’unanimità, a memoria per la prima volta in questo nuovo mandato dell’amministrazione Giorgino, per approvare la variante urbanistica che consentirà di proseguire l’iter burocratico in vista della realizzazione dell’interramento della ferrovia nell’abitato di Andria. Tre chilometri “tombati” come si dice in gergo tecnico, che saranno la risoluzione di gran parte dei problemi di viabilità della città di Andria. Progetto atteso da molti anni e che, nella fase di presentazione, è stato ricordato come avrebbe potuto esser ancor più veloce se tra il 2006-2009 non si fosse rincorso un progetto faraonico di interramento con la costruzione di altre stazioni in diversi punti della città. Tra meriti e demeriti, tuttavia, si è arrivati all’approvazione delle delibera che consentirà nei prossimi mesi di completare l’iter di realizzazione del bando integrato per interramento e costruzione delle stazioni di Andria Centro ed Andria Nord.

Per chiudere l’assise, aggiornata poi a lunedì prossimo con il completamento delle diverse deliberazioni, vi è stata la proposta di deliberazione dell’eventuale mutamento della destinazione d’uso, vincolata, per la realizzazione della nuova Caserma della Compagnia dei Carabinieri di Andria dopo la presentazione, da parte della Nimar srl, di un progetto privato per finalità pubblica su di una zona, che nel piano urbanistico è indicata come F1 ed F5. Una situazione tecnica ed abbastanza complessa per una matassa da sbrogliare che parte dalla necessità di autorizzare la costruzione della Caserma con alloggi di servizio pertinenziali ed un parametro di altezza che supera quello immaginato per quelle zone adibite a pubblica utilità ed istruzione. Si parla, naturalmente, della zona di via Paganini con il consigliere Marmo di Forza Italia a sollevare le carenze effettive delle norme tecniche dell’attuale documento urbanistico per le zone indicate con quei parametri ed la consigliera Bruno di Progetto Andria a chiedere il rinvio dell’approvazione per approfondire meglio la deliberazione alla luce, anche, di una sentenza del Consiglio di Stato su di una situazione similare. In particolare la richiesta della consigliera di minoranza è stata quella di approvare semplicemente una modifica dell’intera zonizzazione dell’area senza approvare, invece, una deroga agli strumenti urbanistici in essere.