Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma della segretaria cittadina del PD Andria, in merito alle accuse mosse da una parte dei partiti di opposizione (Fratelli d’Italia, Azione, Lega, Io Sud, Liberali Riformisti Nuovo PSI e Generazione Catuma) nei confronti dell’amministrazione comunale, su affidamenti e avvisi con 140mila euro ad una sola associazione, il Circolo dei Lettori (qui l’articolo):

«Fumo e fango. Questi sono gli elementi di questa galleggiante opposizione per screditare l’Amministrazione Bruno e i gruppi politici che ne fanno parte. Ogni tanto, ci piacerebbe elevare la discussione a temi politici di più spessore, ma ci rendiamo conto che per farlo sono necessari anche esponenti politici di spessore che, purtroppo, non intravediamo nel centro destra. Ci accusano di “amichettismo”, ma se questo significa lavorare costantemente con le associazioni e gli enti del terzo settore della città, creando fermento culturale e collaborazione pubblico-privato, ammettiamo di farlo.

Gli enti del terzo settore, le cooperative e le associazioni sono risorse fondamentali per le città in generale. Lo diciamo sempre e li ringraziamo sempre. E al nostro insediamento erano tutti in forte sofferenza. Tutto il tessuto socio-culturale della città era in forte sofferenza. Oggi, invece, è in continuo fermento, è vivo, è risanato. Anche quello.

Nonostante le difficoltà economiche dell’ente e nonostante tutti i limiti imposti dal piano di riequilibro.

A questa Amministrazione, a differenza di quanto fatto nel passato, non interessa se gli esponenti di un’associazione sono riconoscibili a sinistra o a destra. Il centrosinistra si guadagna il consenso con risultati tangibili. Non abbiamo bisogno di raccattare voti, usando i contenitori di questa città. L’obiettivo è sempre stato quello di risanare tutto il comparto sociale e  culturale per dare a questa città possibilità. La maggior parte delle volte avviene intercettando altri finanziamenti pubblici attraverso una rete di partenariato composta da associazioni, scuole, enti.

La rete di partenariato pubblico-privato è spesso criterio imprescindibile ai fini della partecipazione a bandi pubblici e la capacità di collaborare e creare collaborazione fruttuose a questa Amministrazione non manca, per fortuna.

Spesso sono finanziamenti ministeriali, regionali e qualche volta anche comunali. “Intercettare risorse”, oggi, è il mestiere principale di una Amministrazione Pubblica e, visti i risultati, possiamo dire che l’amministrazione Bruno si è distinta in questo, recuperando innumerevoli risorse extra-comunali.

Tutte le procedure sono pubbliche e aperte. Se il centrodestra, dalla sua lunga storia di amichettismo e di piro clientelismo, volesse trarre qualcosa di buono, si attrezzi per diffondere il più possibile le opportunità di candidarsi a finanziamenti, sollecitando qualche realtà associativa a partecipare. Ne gioverebbe la città.

Ci meraviglia il fatto che nel centro destra ci siano numerosi giuristi (o pseudo tali) che dovrebbero conoscere il nuovo codice del terzo settore. Vogliamo benignamente pensare che la loro non sia incompetenza, ma l’ennesimo tentativo di instillare dubbi sulla correttezza e trasparenza dell’amministrazione Bruno, nel maldestro tentativo di raccattare voti.

Le accuse di “amichettismo” non ci riguardano e ci dispiace per l’ente del terzo settore che è stato tirato dentro questa macchina del fango.

Ce ne scusiamo. La pochezza di questo centro destra è emersa spesso. Non siamo nessuno per incoraggiare i rappresentanti del centro destra a ritornare tra i banchi di scuola, ma dalle loro uscite, ci sembra l’unico modo possibile per elevare il pubblico dibattito. Non vorremmo mai abbassarci a loro livello, anche se spesso è davvero difficile non farlo, non fosse altro che per farsi comprendere.

Caro centrodestra, non vi preoccupate, a Natale ve lo regaliamo noi il codice del terzo settore. Magari qualcosa la imparate, ogni tanto».