Si è tornati finalmente in aula questa mattina a Trani per celebrare un’udienza del processo sulla tragedia ferroviaria del 12 luglio del 2016 sulla tratta tra Andria e Corato. Dopo praticamente due mesi, infatti, si è regolarmente celebrata l’udienza nell’aula bunker del carcere di Trani davanti al collegio del Tribunale tranese. Superati i problemi di salute di giudici ed avvocati oggi è stata la volta delle difese di tre delle quindici persone fisiche imputate nel processo. Si è cominciato con il legale del capostazione di Andria e cioè Vito Piccarreta per poi passare alla disamina difensiva dell’unico capotreno superstite della tragedia e cioè Nicola Lorizzo per arrivare al dirigente coordinatore centrale di Ferrotramviaria Francesco Pistolato.

Proprio i legali di quest’ultimo hanno ribadito l’innocenza del proprio assistito ricordando come la struttura centrale della rete in quella mattina del 12 luglio era completamente tagliata fuori dalle comunicazioni con la periferia anche perché a Corato c’erano stati dei guasti rilevati anche dalle relazioni tecniche. Ora si proverà ad accelerare nuovamente nel mese di aprile con ben sette udienze programmate in cui dovranno essere ascoltate tutte le restanti difese prima delle controrepliche dei pubblici ministeri. Si comincerà durante la settimana santa e cioè mercoledì 5 aprile e poi si andrà avanti a coppie di giorni ogni mercoledì e giovedì del mese. Ad ottobre scorso sono arrivate le richieste dei pubblici ministeri.

Il processo, lo ricordiamo, dura ormai da oltre 3 anni, ha coinvolto 100 teste ed ha nel complesso 16 imputati tra cui c’è anche la società Ferrotramviaria per cui i pubblici ministeri hanno chiesto la revoca delle autorizzazioni alla circolazione per un anno ed oltre un milione e mezzo tra sanzioni e confisca.