Una squadra viva: è la Fidelis Andria targata Mirko Cudini. Le due partite della nuova gestione tecnica affidata all’allenatore che aveva iniziato la stagione, era stato esonerato a fine ottobre ed è stato richiamato alla guida della squadra al posto di Bruno Trocini per inseguire una disperata missione playout, hanno portato in dote quattro punti e nuove motivazioni: il 2-1 di Monopoli e lo 0-0 contro il Crotone sono anche frutto del recupero di alcuni giocatori che erano scomparsi dai radar dei titolari, come nel caso di Orfei e Paolini, o di innesti che sin qui non avevano praticamente mai trovato spazio: Castellano ha segnato il gol vittoria al Veneziani, Marino ha sostituito capitan Arrigoni in mezzo al campo senza farlo rimpiangere.

Anche contro il Crotone gli innesti hanno detto la loro. E se Micovschi avesse infilato Dini nell’ultima occasione della partita, staremmo anche commentando un risultato diverso. Reinserire tutti nel progetto è il mantra di Cudini, che negli ultimi 180 minuti di stagione ha riproposto il 4-3-3, marchio di fabbrica dell’estate in casa Fidelis, abbandonato nelle gestioni Doudou e Trocini in nome del 3-5-2.

Lo 0-0 del Degli Ulivi fa la somma con lo stesso risultato rimediato 24 ore prima dalla Viterbese in casa contro il Taranto, così la classifica nei piani bassi non è cambiata. La Fidelis resta ultima a -1 dai laziali. E proprio nel Lazio, domenica, si giocherà una partita cruciale per la corsa salvezza biancoazzurra. Alle 14.30 sarà sfida al Monterosi, terzultimo a 32 punti, +7 su Candellori e compagni quando alla fine della regular season mancano sei partite.

Il servizio di News24.City.