20080412 - ROMA - SOI - Poveri a Roma nel mercato rionale di Val Melaina raccolgono generi di prima necessità in terra tra gli scarti ANSA/MASSIMO PERCOSSI

L’emergenza Covid ha impoverito più di una famiglia su quattro che ha dichiarato un peggioramento della situazione economica rispetto all’anno precedente con oltre 200 mila persone che in Puglia si trovano in una situazione di povertà assoluta. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia.

Tra le categorie più deboli in Puglia – aggiunge Coldiretti Puglia – si contano oltre 30mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di essere assistiti e sono a forte rischio di povertà anche educativa e di dispersione scolastica, con oltre 300 fattorie didattiche pugliesi che potrebbero oggi mettere a disposizione spazi per le lezioni dei ragazzi in modo da permettere di rispettare le misure di sicurezza anti contagio da Covid.

Per arginare questa situazione quasi 1 italiano su 3 (30%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – ha partecipato a iniziative di solidarietà, facendo beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall’emergenza sanitaria. Un impegno di solidarietà che ha visto protagonisti insieme a molte organizzazioni, anche i singoli, famiglie, aziende pubbliche e private, enti ed associazioni come la Coldiretti.

Contro la povertà – ricorda la Coldiretti Puglia – è dunque cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini. A pagare il prezzo più alto alla crisi sono stati mamme e papà single e le coppie con uno o due figli, ma a preoccupare è anche la fascia di anziani over 65 soli in condizioni di povertà assoluta che hanno visto aggravarsi la propria condizione di isolamento.

La punta dell’iceberg delle difficoltà in cui si trova la Puglia è rappresentata dal numero cresciuto esponenzialmente di persone a rischio povertà, con un’incidenza media pari al 30,4%. Si tratta del valore più elevato degli ultimi quindici anni – aggiunge Coldiretti Puglia – dove fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora – conclude la Coldiretti regionale – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.