Una location attigua alla Cattedrale di Trani, il Palazzo delle Arti Palmieri, sarà la sede della mostra  bipersonale d’arte degli artisti Ricarda Guantario e Leonardo Guarino curata da Raffaella Spadavecchia nei giorni 2, 3 e 4 agosto. Due artisti, due stili artistici diversi ma ben definiti, che operano nel campo dell’arte da decenni e che hanno realizzato il loro percorso riscuotendo consensi catturando l’attenzione della critica e dei galleristi. Opere d’arte concettuali e contemporanee accostate ad opere post impressioniste, saranno protagoniste dell’evento avendo in comune l’armonia cromatica e l’equilibrio.

Raffaella Spadavecchia, la curatrice, ha scelto per questa mostra, i due artisti più suffragati dai visitatori nell’ambito della collettiva di arti visive del “Al di là dei fiori” 2019 a cura della Galleria d’Arte K2/ Studio Anforah di  Giovinazzo, di cui  ne fa parte con altri esperti del settore. Nell’occasione Ricarda Guantario ha proposto un astratto “Infinity love” per colpire al cuore il visitatore: un vortice al contrario fatto con petali di fiori essiccati e dipinti in una materia pittorica inglobata nell’opera, con la chiave posta al centro e l’amore soffuso che traspare. Il suo “soffione” è meraviglioso, si tratta di un primo piano di un dente di leone ricco di luce e colore. Leonardo Guarino ci ha fatto scoprire la sua bella arte con tecnica di pittura su acrilico con spatola ed effetto più materico nella sua “Veduta del vecchio borgo “, in “Casolare con Iris” e in due paesaggi marini gradevoli da ammirare.

A Trani saranno presentate, oltre ad alcune su menzionate, nuove opere inedite.

Ricarda Guantario, artista pugliese di Andria, maestra in arti applicate e designer, negli anni il suo stile è stato in continua evoluzione dal figurativo è giunta all’arte contemporanea e concettuale. Utilizza tecniche originali di pittura e ready made. Appassionata di filosofia, rappresenta la propria concezione esistenziale e il proprio mondo emotivo. Alla ricerche della verità della vita, trasmette tramite l’arte una sorta provocazione, a volte in maniera ironica, conducendo i fruitori  alla riflessione su quelli che sono i valori profondi. Ha esposto a Parigi, a Barcellona, a Zurigo, alla Triennale di Roma 2017, alla 57^ Biennale di Venezia in un evento collaterale, alla galleria casa d’aste Daliano Ribani a Pietrasanta, alla Biennale di Milano ed ultimamente con la Galleria Farini di Bologna è presente alle Fiere d’arte internazionali.

Leonardo Guarino, campano avellinese di nascita, dipinge le sue opere con la consapevolezza di un artista sicuro. Predilige la tecnica dello spatolato con la quale riesce sorprendentemente a definire in maniera inedita contorni di paesaggi e atmosfere mediterranee velate. Impressionista per necessità, è convinto che di là dalla tela si nascondano mondi inesplorati. Infatti è proprio nel colore che si materializzano luci ed ombre e nel cromatismo si sviluppano le plasticità. Come i mastri impressionisti della storia dell’arte, dipinge “en plain aire”, cogliendo i messaggi della luce e ritraendo la corposità degli elementi. Ha vinto diversi premi di pittura, ha esposto in numerose gallerie ed è reduce dall’esposizione presso la Galleria Maccagnani di Lecce. Alcune delle sue opere hanno varcato i confini nazionali ed europei e fanno parte adesso di collezioni pubbliche e private negli Stati Uniti e in Canada, a Caracas e a Londra.

La cittadinanza è invitata, ingresso libero 4 visitatori per volta.