misericordie impegnate in albania (10)Secondo giorno di lavoro per i volontari delle Misericordie giunti ieri mattina in Albania a Durazzo con un traghetto partito da Bari assieme alla colonna mobile regionale della protezione civile. C’è da aiutare la popolazione albanese duramente colpita dal sisma che due giorni fa ha provocato crolli e migliaia di sfollati. La notizia più negativa è l’aggiornamento del numero di deceduti sotto le macerie che sono già saliti a quaranta. Durante il pomeriggio di ieri una nuova violenta scossa di 5.2 di magnitudo alle 15,45 (ora italiana), più o meno con epicentro vicino a quello dell’altra notte, ha provocato nuovi crolli e tanto spavento nella popolazione.

A parlare è Gionata Fatichenti, Direttore dell’Area Emergenze delle Misericordie d’Italia impegnato in prima linea assieme ai volontari giallociano in Albania. Lo abbiamo raggiunto con una videocall per farci raccontare il ruolo dei volontari delle Misericordie nello scenario albanese. La colonna regionale di Protezione Civile giunta ieri mattina, ha sin da subito cominciato il suo lavoro con il coordinamento del Dipartimento nazionale italiano in ausilio alle autorità albanesi. Impegnati i Vigili del Fuoco, ma anche l’esercito e volontari delle associazioni di protezione civile della Puglia oltre alla Croce Rossa. Per le Misericordie, invece, una trentina i volontari con quattro ambulanze e due mezzi logistici. Tra assistenza sanitaria, assistenza alla popolazione e lavoro tra le macerie c’è ancora tanto da fare a pochi giorni dal sisma.

I volontari giallociano provenienti dalla Puglia ed in particolare dalle sedi di Andria, Trani, Borgo Mezzanone, San Giovanni Rotondo e Molfetta, ma anche dal Molise con le sedi di Riccia e Termoli, dalla Calabria con volontari provenienti da Cosenza e dalla Campania con confratelli della Misericordia del Partenio. Tutti impegnati nelle città di Durazzo e Thumane le più colpite dal sisma.

L’intervista completa su News24.City.