Sabato 9 e domenica 10 novembre il M5S sarà in piazza a Corato per raccogliere le firme per la petizione a tutela dei diritti dei passeggeri della Ferrotramviaria Spa, che verrà presentata alla Comunità Europea. Ne danno notizia le consigliere regionali Grazia Di Bari e Antonella Laricchia, i parlamentari Bruna Piarulli e Giuseppe D’Ambrosio, l’eurodeputato Mario Furore e l’ex consigliere comunale di Corato Nicolò Longo.

I banchetti per la raccolta firme saranno allestiti sabato 9 novembre dalle 10.00 alle 12.00 al mercato nei pressi della scuola media Imbriani, e dalle 18.30 alle 20.30 in largo Plebiscito e domenica 10 novembre dalle 10:30 alle 12,30, sempre in largo Plebiscito. In caso di pioggia sia sabato sera che domenica mattina sarà possibile firmare nella sede del Movimento 5 Stelle sempre in largo Plebiscito n.10.

«Riceviamo ogni giorno – spiegano i pentastellati – le lamentele di passeggeri costretti a viaggiare come sardine, in condizioni di rischio assoluto. In tanti addirittura sono costretti a restare a terra, non potendo usufruire del servizio per cui pagano regolarmente: disagi che incidono notevolmente sulla vita della nostra comunità e di tutte quelle che con noi condividono la discutibile gestione della società Ferrotramviaria. Nella petizione chiediamo che siano tutelati i diritti dei passeggeri disabili e con la mobilità ridotta che, tra le altre cose, in stazione a Corato non hanno un posto auto per poter parcheggiare la loro vettura e salire su un treno. Vogliamo anche che una commissione di esperti possa verificare il rispetto dei parametri di sicurezza imposti per legge e più in generale, che si verifichi se Ferrotramviaria sia meritevole della concessione che le permette di gestire la tratta ferroviaria. Parliamo di un tema che va oltre l’appartenenza politica, per questo la petizione è stata scritta su fogli bianchi, senza colori e senza simboli e auspichiamo che venga firmata anche da esponenti di altre forze politiche. Solo uniti si può vincere questa battaglia per il bene dell’intera comunità».