È probabilmente il frutto di una bravata il grave episodio che nella tarda serata di ieri ha visto una ambulanza del SerCorato colpita da un sasso, nel tratto tra Andria e Corato, mentre precorreva l’ex statale 98 in direzione Bari.

Quel che è certo è che la fortuna si è messa dalla parte dell’infermiere che viaggiava sul lato passeggero della cabina di guida: colpito solo da alcune schegge di vetri ha dovuto far ricorso alle cure dei medici per medicare alcune abrasioni.

Niente di grave rispetto alla tragedia che poteva consumarsi se quell’oggeto, forse un grosso bullone lanciato da alcune persone appostate sul ciglio della strada avesse sfondato il parabrezza colpito sul lato destro.

Una situazione tragica sfiorata per ben due volte nella tarda serata di ieri perchè, a quanto risulta, un’altra denuncia è stata registrata presso il posto di Polizia della città di Corato da un’automobilista, anch’egli vittima di un oggetto lanciato sulla sua vettura mentre viaggiava sulla provinciale 231. Una bravata che non è nuova alle cronache anche del nostro territorio: in italia nel 2016 l’Osservatorio Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) ha registrato 85 episodi di lanci di sassi dai cavalcavia.

Tendenza rimasta pressocchè identica nel 2017 nonostante gli arresti e le pene importanti comminate agli autori di questi stupidi episodi. Un grave episodio nel nostro territorio risale all’aprile del 1993 quando sulla A14 all’altezza di Giovinazzo un uomo perse la vita per un grosso sasso lanciato dal cavalcavia. Contattato dalla nostra redazione il presidente del Sercorato Fedele Tarantini è arrabbiatissimo. Un episodio doppiamente vergognoso perchè ha colpito un infermiere mentre svolge il suo lavoro. Perchè fermare un’ambuloanza in corsa è un gesto infame. Per fortuna stava riantrando, ha detto Tarantini, ma se avesse trasportato un malato questi idioti ci avrebbero impedito di svolgere il nostro mestiere.