«Il Prefetto della BAT convocherà il Comitato per l’ordine e la sicurezza a breve, per organizzare in maniera più capillare l’attività di presidio durante la prossima campagna olivicola, quando mancherà all’appello fino al 50% di olive a causa del maltempo e quelle restanti andranno ‘letteralmente’ a ruba». E’ quanto rivela Angelo Corsetti, Delegato Confederale di Coldiretti Bari e BAT, a margine dell’incontro con il Prefetto Sensi su richiesta di Coldiretti che attende la convocazione del Prefetto di Bari.

«Intanto, plauso alle forze dell’ordine e segnatamente alla Squadra Mobile di Foggia e Bari, al Servizio Centrale Operativo (Sco) e al Reparto Prevenzione Crimine che hanno condotto una operazione interforze – dichiara Corsetti – e hanno sgominato una banda dedita al furto di attrezzi e mezzi agricoli evidentemente in un’area molto vasta della provincia di Bari, Gioia del Colle, Adelfia, Turi e Rutigliano. Le nostre campagne sono divenute ‘terra di nessuno’, dove chi delinque pensa di poter indebolire, depredare e defraudare gli imprenditori agricoli, inermi dinanzi alle scorribande continue di bande criminali».

Secondo l’analisi dell’Osservatorio sulla criminalità dell’agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti sui risultati conseguiti dalle Forze di Polizia, l’intero comparto agroalimentare è caratterizzato da fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti. I danni al sistema sociale ed economico sono molteplici, dal pericolo per la salute dei consumatori finali, all’alterazione del regolare andamento del mercato agroalimentare.

«Abbiamo denunciato al Prefetto Sensi i numerosi episodi criminali – incalza Vito Amendolara, Delegato Confederale delle articolazioni territoriali – che stanno interessando i tendoni di uva da vino e da tavola con furti di prodotto e taglio dei tiranti dei tendoni. Molto diffusa è la razzia dei mezzi agricoli con la successiva richiesta di riscatto. La percentuale di denunce effettivamente presentate è molto più bassa (circa 20%) del reale numero di reati a danno delle imprese agricole, nonostante le costanti sollecitazioni a denunciare i fatti. Furti e danneggiamenti sono praticamente quotidiani  tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne. Oltre alla perdita di reddito, a rischio è la stessa incolumità dei nostri agricoltori che non è certamente un problema trascurabile».