«Da tempo sosteniamo, noi di Idea, che quella del Giorgino bis è oramai una consorteria che si regge in piedi solo ed esclusivamente per dedizione ed attaccamento alla poltrona dei più, anche di chi purtroppo avrebbe dovuto da molto tempo prima staccare la spina a questa consigliatura per ridare vitalità, vigore e forza alla città di Andria, ma che evidentemente non ha il coraggio di farlo, nella consapevolezza di essere oramai un po’ tutti al capolinea della vita politica locale e non solo». Iniziano così, in una nota, Sabino Troia, Egidio Fasanella e Francesco Losito, rispettivamente Coordinatore Cittadino di Andria, Provinciale e Regionale Idea.

«Mentre i cittadini aspettano risposte sul rilancio delle attività commerciali, mentre l’agricoltura locale vive il dramma della Xylella e delle calamità atmosferiche, mentre l’ordine pubblico così come gestito oggi lascia a desiderare, mentre le periferie della città sono delle vere e proprie discariche a cielo aperto, mentre con forza e da più parti si chiede di sapere se è vero che il Sindaco sia stato attinto da una sanzione personale da parte della Corte dei Conti, mentre si chiede di conoscere il contenuto della relazione conclusiva degli Ispettori del Mef a seguito dell’ispezione tenutasi presso il nostro Comune a fine 2017, il Sindaco della città di Andria ha pensato bene, evidentemente per distogliere da se (Assessore al bilancio in pectore) le attenzioni dei cittadini oramai esausti ed allo stremo della pazienza, di scaricare ogni responsabilità su dirigenti comunali ed assessori per poi non riconfermarli.

Agli uni ed agli altri tutta la nostra solidarietà ed il nostro grazie per il lavoro svolto in silenzio, con dedizione e professionalità. Il tempo saprà dare a tutti il giusto riscontro!

Che la politica fosse l’arte dell’impossibile ci era già stato spiegato da tempo, ma che si potesse arrivare a tanto non lo immaginavamo e certamente visto il caso non lo auspicavamo.

Sarà difficile se non impossibile spiegare ai cittadini il criterio secondo cui i 10 firmatari di una petizione contro la nomina ad Assessore dell’Avv. Pierpaolo Matera oggi esultino, alcuni per altro da colleghi in Giunta, quando solo pochi mesi fa, nell’aprile del 2017, minacciavano tenebrosi scenari politici nel caso in cui ciò si fosse verificato.

La politica evidentemente ad Andria, per alcuni, è anche l’arte di dire tutto e niente allo stesso tempo, pensando di avere a che fare con una cittadinanza poco attenta e sensibile agli aspetti politici.

Il voto delle ultime politiche in città forse non ha insegnato nulla agli amici del centro destra che sono alla guida dell’amministrazione.

Sarà difficile spiegare agli andriesi perché si continuerà a votare in Consiglio comunale i riequilibri di bilancio entro la fine del mese, seppur consapevoli che la debitoria ben oltre i 100 milioni sia praticamente insanabile e stia portando lentamente questa città in un tunnel di lunga agonia fino al dissesto

Troppo facile correre a sedere in Giunta con i propri assessori di riferimento, invocando l’operazione verità a cui magari sarebbe opportuno affiancare anche l’operazione trasparenza rendendo pubbliche le carte che non si vuol far leggere agli andriesi come la conclusioni sulla relazione ispettiva del Mef.

La città ha già tratto le sue conclusioni speriamo che chi di dovere ne prenda atto e si attivi per chiudere una volta per sempre la consigliatura ponendo fine ad una farsa che dura da troppo tempo sulla pelle dei cittadini.

Non è detto che non ci pensi lo stesso Sindaco lasciando con un pugno di mosche in mano tutti gli increduli consiglieri, staccando la spina per andar via e candidarsi alle prossime europee semmai ci sia ancora qualche partito disposto ad accoglierlo, sinceramente non sappiamo con quali recondite speranze».