Dopo le parole del socio minoritario Francesco Lotito, il quale aveva chiesto chiarezza sull’imminente futuro della Fidelis al presidente Paolo Montemurro, è proprio il patron biancoazzurro a rispondere tramite un post su Facebook che probabilmente mette i puntini sulle i per quel che riguarda il prosieguo sulla sua avventura ad Andria, ma lascia tanti punti interrogativi sui rapporti dell’imprenditore di Gioia del Colle con la “vecchia” dirigenza.

«Caro Socio, caro Francesco, apprezzo la solerzia con la quale hai richiamato gli impegni da me assunti nelle recente assemblea societaria, sebbene, ancor prima della stessa, pubblicamente, in due distinte interviste, avevo espresso la chiara volontà di prosecuzione nel progetto Fidelis – scrive Montemurro. Comprendo che la stagione sportiva da poco conclusasi, è stata particolarmente travagliata per tutti noi, e che le divergenze gestionali sorte tra te e me, hanno scaturito sistematiche frizioni personali che, credimi, non hanno mai minato la stima e la considerazione che nutro nei tuoi confronti. Oggi, però, resto stupito dalle modalità pubblicistiche con le quali hai inteso comunicarmi le tue perplessità, ritenendo fosse sufficiente una telefonata o un meno impegnativo sms. Ebbene, caro Francesco, forse, ma sono certo che così non è, non ti sei reso conto che anche le due precedenti stagioni sportive si sono concluse con perdite d’esercizio, puntualmente, e con non poco sacrificio personale, ripianate dal sottoscritto, non al 90% (per quota di partecipazione) ma al 100%, sollevando dai rispettivi obblighi i soci di minoranza, per usare una tua definizione, anche se per me un socio è un socio, a dispetto delle quote di partecipazione possedute. Non mi aspetto gratitudine, ne plausi o ringraziamenti ma, considerazione e rispetto Si. Anche quest’anno, come nei precedenti due, mi sto adoperando per garantire stabilità e serenità alla nostra Fidelis. Chi vorrà dare una mano professionale o finanziaria sa che la mia porta è sempre aperta, così come aperto sono ad ogni soluzione che possa garantire maggiore solidità e serenità progettuale».