«Il Movimento 5 Stelle di Andria sarà sempre vicino a coloro che operano per la legalità. Siamo dalla parte di chi serve la comunità in prima linea, siano essi educatori, forze dell’ordine, parroci, politici. Cittadini, prima di tutto, membri di una città che ha bisogno dei presidi di sicurezza che merita». Inizia così la nota dei consiglieri del M5S sulla questione sicurezza nella città di Andria dopo gli atti intimidatori nei confronti di don Riccardo Agresti, parroco del quartiere Croci-Camaggio.

«Da tempo abbiamo deciso da che parte stare. Lo abbiamo fatto con segnalazioni puntuali, adoperando tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione, per il ruolo che abbiamo in questo momento. Siamo all’opposizione, possiamo solo pungolare chi governa e controllarne l’operato. Abbiamo parlato dei ritardi sulla costruzione della Questura e sul rischio che si perdano i finanziamenti per portarla a termine. Abbiamo parlato dei ritardi sull’assegnazione di una sede dignitosa per la Guardia di Finanza. Abbiamo cercato di far luce sulla costruzione della nuova caserma dei Carabinieri. Abbiamo parlato di un controllo sulla qualità e le tempistiche dei processi di assegnazione dei beni confiscati. Abbiamo sempre espresso solidarietà e vicinanza alle autorità politiche, civili e morali del nostro territorio che abbiano lamentato la solitudine di chi cerca di fare il proprio lavoro o di difendere un interesse economico, politico e civile collettivo a fronte di un attacco di singoli portatori d’interessi di pochi. Riteniamo che per combattere gli atti multiformi di violenza verbale e fisica sia necessaria una massiccia iniezione di cultura della legalità e una nuova rete di presidi di cura dell’ordine e della sicurezza nel nostro territorio, peraltro previsti e mai completati a regola d’arte. Le belle parole e le filastrocche di solidarietà non aiuteranno i cittadini andriesi a difendersi dalle intimidazioni di chi è sicuro di non essere mai punito per le proprie azioni».