Alla scoperta del sistema scolastico della Finlandia, unanimemente considerato uno dei migliori al mondo perché con le sue riforme ha ottenuto successi incredibili ed è riuscito, in particolare, ad abbattere i tassi di dispersione scolastica senza compromettere la qualità dell’insegnamento. E’ lo scopo del progetto di formazione all’estero ERASMUS KA1 dal titolo “Build your school. Shape your future” che interesserà i docenti ed il personale amministrativo dell’I.I.S.S. “R. LOTTI-UMBERTO I” di Andria. Il progetto, che consta di 8 corsi ed ha durata biennale, ha come obiettivo principale l’individuazione di strategie per cercare di ridurre la dispersione scolastica in ottemperanza a quanto richiesto dall’Unione Europea.

Le tematiche degli otto corsi saranno: l’inclusione scolastica, la costruzione di nuovi ambienti per favorire la motivazione, la outdoor pedagogy, la gestione delle risorse umane ed economiche della scuola, il benessere scolastico e la gestione dello stress, l’insegnamento delle scienze, il curricolo e i sistemi scolastici.

Il primo gruppo di docenti del “Lotti-Umberto I” è in queste ore in viaggio per Joensuu, paese a nord di Helsinki, dove si trova la sede del course provider: Edukarjiala. Da domani fino al 29 luglio i paesi partecipanti, che provengono da diverse nazioni dell’UE (Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Romania, Lituania, Irlanda e Polonia) svilupperanno i temi relativi al corso iniziale del progetto che si intitola “NEW LEARNING ENVIRONMENTS – Nuovi ambienti di apprendimento” e riguarderà l’ammodernamento delle strutture scolastiche, la realizzazione di ambienti flessibili e multifunzionali, gli ambienti digitali. In questi giorni i corsisti avranno modo anche di visitare le scuole finlandesi, capire come sono strutturate le loro classi e come sono organizzate le lezioni. Al rientro in sede, e comunque al termine di ogni corso, i docenti partecipanti avranno cura di disseminare i risultati coinvolgendo non solo gli altri colleghi del “Lotti-Umberto I”, ma anche di tutte le altre componenti della società civile come le altre scuole, i genitori e gli amministratori locali perché solo con un’azione sinergica globale si può pensare di raggiungere un risultato concreto nell’abbattimento della dispersione scolastica.

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